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Cultura-Domenica Arte

Con il Papa arrivano a Londra gli arazzi della Cappella Sistina. Fuori dal Vaticano per la prima volta da 500 anni

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2010 alle ore 18:37.

Una mostra così capita solo una volta ogni mezzo millennio: con queste parole il direttore Mark Evans ha spiegato l'importanza dell'evento. Non è un'esagerazione: il Victoria & Albert Museum di Londra ha riunito per la prima volta da cinquecento anni gli arazzi creati da Raffaello per la Cappella Sistina con i celebri Cartoni, i grandi studi preparatori dipinti dall'artista nel 1515-1516.

Gli arazzi, immagini tratte dagli Atti degli Apostoli, commissionati a Raffaello da Papa Leone X, appartengono ai Musei Vaticani. I cartoni preparatori, considerati uno dei grandi capolavori dell'Alto Rinascimento, sono al museo londinese dal 1865, in una sala creata per loro su richiesta della Regina Vittoria. La mostra «Raffaello: cartoni e arazzi per la Cappella Sistina», permette ora di vederli uno accanto all'altro. È stata un'occasione speciale a rendere possibile questo evento speciale: il Vaticano ha concesso in prestito quattro dei fragili arazzi per celebrare il viaggio apostolico di Benedetto XVI in Gran Bretagna, che avverrà la settimana prossima.

«I cartoni ritraggono San Pietro, il primo Papa, e quindi rafforzano l'autorità del Pontefice, - spiega Evans. - Gli arazzi, estremamente pregiati e costosi da realizzare, venivano messi in mostra solo in occasioni speciali come visite reali, quindi questa mostra è un omaggio al Papa e continua una tradizione secolare».

Secondo l'arcivescovo Vincent Nichols, presidente della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, la mostra è una «metafora della visita del Papa» perché gli arazzi «sono riflessioni sulla missione degli Apostoli Pietro e Paolo, non solo nel prendersi cura della Chiesa, ma anche nel testimoniare il dono di Cristo. La fede, come l'arte, ci mostra come essere aperti nei pensieri e nelle opere».

I quattro arazzi - La pesca miracolosa, La consegna delle Chiavi, La guarigione dello storpio e Il sacrificio di Listra - sono esposti accanto ai sette cartoni di proprietà del museo. Il disegno di ogni cartone corrisponde in ogni dettaglio all'arazzo per cui fu creato, anche se a volte i colori sono diversi, ma l'immagine è rovesciata. I tessitori di Bruxelles infatti tagliarono i cartoni in strisce e li copiarono, tessendo dal retro dell'immagine. Le strisce furono poi riunite e incollate, ma la fragilità dei cartoni è tale che non hanno mai lasciato il museo londinese.

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Tags Correlati: Apostoli Pietro | Arte | Benedetto XVI | Bruxelles | Carlo I | Gran Bretagna | La | Leone X | Mark Evans | Pieter van Aelst | San Pietro | Vincent Nichols

 

Gli arazzi furono intessuti a Bruxelles nel laboratorio di Pieter van Aelst, centro di eccellenza per la tessitura, e poi inviati in Vaticano dove sono sempre rimasti. I cartoni restarono a Bruxelles fino al 1623, quando il principe di Galles, il futuro Re Carlo I, li fece portare in Inghilterra per far realizzare dei nuovi arazzi nei laboratori tessili di Mortlake. I cartoni non tornarono, quindi, mai a Roma e né il Papa né l'artista ebbero mai l'opportunità di vederli accanto agli arazzi realizzati dai disegni. Questa mostra permette, quindi, ai visitatori un privilegio che neanche Raffaello poté mai avere.

Raffaello: Cartoni e arazzi per la Cappella Sistina
8 settembre – 17 ottobre 2010
Victoria & Albert Museum, Londra
Ingresso gratuito ma con biglietti a prenotazione
www.vam.ac.uk

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