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Cultura-Domenica Libri

Africa e islam è rissa Nobel

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 08:03.

Minacciava pioggia, è stata tempesta. Se il tempo atmosferico ieri a Mantova è stato clemente con i lettori, l'incontro più atteso, invece, quello con il premio Nobel per la letteratura, l'angloindiano V.S. Naipaul, è stato una vera doccia fredda per tutti. L'autore doveva parlare con la giornalista Caterina Soffici della sua opera in generale e in particolare del suo ultimo libro, appena edito da Adelphi (e anticipato su la Domenica del Sole 24 Ore), Le maschere dell'Africa. Il libro – un lungo reportage sulle fedi e le credenze dell'Africa subsahariana – è stato già oggetto in Inghilterra di furiose polemiche, compresa un'odiosa smentita dell'ex moglie di Nelson Mandela, Winnie, dell'intervista che le avrebbe fatto il Nobel.

Proprio da questi infortuni sul libro era partita la Soffici per iniziare l'evento. Naipaul ha chiesto – come suo solito – a chi lo intervistava, se avesse letto il libro e a chi credesse. L'intervistatrice ha prontamente replicato che certamente aveva letto il libro e che credeva a quanto il Nobel aveva scritto. Sta di fatto che l'incontro tra i due ha subito preso i toni del match. Lo scrittore – noto per il suo carattere piuttosto difficile e per il suo rapporto non facile con i giornalisti – non ha evidentemente gradito come la conduttrice aveva impostato la chiacchierata, accusandola addirittura a un certo punto di avere una «mentalità ristretta e piena di pregiudizi, tipica della sinistra estrema». Eppure le domande erano più che legittime (come sono sempre legittime le domande a un autore di questa levatura).
Naipaul si è rifiutato progressivamente di rispondere, abbandonando infine, dopo 40 minuti l'incontro, tra le proteste del pubblico, che, vista la situazione, ha ben presto preso a rumoreggiare e a schierarsi ora con l'intervistatrice, ora con Naipaul.

La miccia si era accesa con una domanda sull'Africa e quando gli animi si erano già accaldati oltre il lecito, la moglie dello scrittore – che ha parte rilevante anche nell'intervista contestata a Winnie Mandela – è improvvisamente salita sul palco, per cercare, in maniera piuttosto inusuale, di calmare tutti e di riconciliare i due protagonisti sul palco. «Mio marito ha viaggiato per un anno e mezzo per scrivere questo libro – ha detto –. L'Africa gli interessa, rappresenta un grande problema. Come è stato il primo a occuparsi di Islam».

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Tags Correlati: Adelphi Edizioni | Africa | Antonella Nonino | Chiesa cattolica | Corrado Augias | Elido Fazi | Elisa Ruotolo | Giovanni Verga | Grazia Deledda | Letteratura | Mantova | Michela Murgia | V.S. Naipaul

 

Niente da fare. Scesa dal palco la signora Naipaul, la conduttrice ha cercato di riprendere il filo, rilanciando il dibattito proprio a partire dall'Islam, vista anche la concomitanza con la data dell'11 settembre. «Non ho nulla da dire su questo» ha ripreso imperterrito e gelido Naipaul. «Non viaggio nei paesi musulmani dal 1996 e da quell'epoca non ho più detto nulla sull'argomento». L'atmosfera si fa elettrica, il pubblico ondeggia, ci sono fischi, lamentele, qualcuno, come l'editore Elido Fazi interviene per cercare di sdrammatizzare. La situazione si fa sempre più imbarazzante, fino a quando arriva un'altra domanda d'attualità, sulla questione del Corano che il reverendo Jones minaccia di bruciare. «Non rispondo. Non ho più nulla da dire. Per me basta così», sbotta il Nobel.

Fine dell'incontro. Sconcerto tra il pubblico. Gli organizzatori la prendono sportivamente (non accade spesso a Mantova, in fin dei conti, una litigata del genere), qualche editore ricorda che analoghi bisticci Naipaul li ha già fatti in Spagna. L'imprenditrice Antonella Nonino, che a sir Vidia è molto affezionata (Naipaul è membro della giuria del premio omonimo) si dice dispiaciuta, qualche altro accusa lo scrittore di arroganza.
Naipaul scende, alla fine, scortato da moglie e addetti della casa editrice. Va dietro il palco a firmare copie del suo libro seduto su una sedia a rotelle. Qualcuno, dopo avere ottenuto l'autografo del Nobel, chiede pure quello della Soffici. In ricordo di un match mantovano di fine estate 2010. Nel quale hanno perso tutti. Poco male. Il festival continua, gioioso e più forte delle bizze di un autore grande e spesso malmostoso come Naipaul.

Oggi a Mantova
Alle 10.30 il premio Campiello Michela Murgia discute con l'esordiente Elisa Ruotolo del rapporto tra Grazia Deledda e Giovanni Verga a Palazzo D'Arci
Alle 11.30 incontro con il filosofo Armando Massarenti «Rendimi casto ma non subito» al Teatro Bibiena
Alle 19.15 lo scrittore Corrado Augias racconta a Piazza Castello la storia mai raccontata del Vaticano
Alle 21.30 Daniele Bresciani incontra lo scrittore irlandese Joseph O' Connor nel cortile della Cavallerizza

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