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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 18:25.
«Sono sicuro che il nuovo polo sarà il terzo a partire ma il primo ad arrivare». Il leader dell'Api, Francesco Rutelli, parla dal palco della festa dell'Udc a Chianciano come se il suo partito e quello di Pier Ferdinando Casini fossero già una cosa sola: «Credo - afferma l'ex sindaco di Roma - ci sia la consapevolezza tra noi che sta per nascere qualcosa di importante, di nuovo, che può contribuire a cambiare la politica nel nostro paese. Stiamo per unirci dentro un disegno positivo». Rutelli ha poi aggiunto di essere d'accordo al 90 per cento con le posizioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, e ha poi criticato il Pd: «Si sposta sempre più a sinistra».
«Non ho fatto l'Api per avere un partitino in più - ha detto Rutelli - questa realtà cresce, ha un radicamento significativo sul territorio. Vogliamo unirci a voi per dare un contributo reale e concreto, ma unirci senza forzature». Secondo Rutelli, «dobbiamo limitare ai minimi termini la concorrenza tra Udc e Api sul territorio per arrivare più forti». Quanto al tema della leadership, le parole di Rutelli sono un'inequivocabile investitura di Casini. Il leader Api sottolinea «il riconoscimento per il lavoro che ha fatto Casini e per averci messo la faccia in tempi difficili rischiando».
Rutelli, parlando del centrosinistra, ha infine ricordato che «Di Pietro ha detto che per il Pd sarebbe umiliante allearsi con l'Udc. Io dico che sarebbe umiliante partecipare a una maggioranza in cui i giustizialisti siano determinanti nella prospettiva del nostro paese e umiliante sarebbe l'alleanza con forze che per raggranellare qualche voto non hanno neppure l'imbarazzo di attaccare quotidianamente il capo dello Stato Napolitano».
«Sono d'accordo con Fini al 90% in merito alle cose dette nel suo discorso di Mirabello», questo è stato invece il commento di Rutelli sul presidente della Camera.