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Cultura-Domenica Libri

La mappa delle novità letterarie. Dall'esordio di D'Orrico ai misteri di Veronesi

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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2010 alle ore 12:53.

Settembre-novembre: anche quest'anno le case editrici puntano molto sui loro autori italiani, e si prospettano dei mesi di uscite davvero interessanti. Scorriamole, editore per editore, in una piccola mappatura delle novità della narrativa locale.

Benché al centro delle polemiche innescate da Vito Mancuso su «Repubblica», da un punto di vista squisitamente editoriale la Mondadori non ferisce colpo. Un libro su tutti: il nuovo romanzo di Alessandro Piperno, prima parte di un dittico intitolato «Il fuoco amico dei ricordi» e che comincia a ottobre con «Persecuzione». A quanto pare, al centro della narrazione ci sono una famiglia e, nel dettaglio, un uomo sommerso dalla propria fragilità e dalle proprie contraddizioni.

Desterà senz'altro una marea di voci l'esordio come narratore di Antonio d'Orrico, già incensatore e stroncatore di chiara fama sul Corriere: con «Liberamente ispirato», mette in scena una sorta di commedia surreale e salottiera nella Roma contemporanea. Da ricordare, infine, Walter Siti, che chiude la trilogia tematica iniziata con «Troppi paradisi» e «Il contagio». Quello in uscita a ottobre, «Autopsia dell'ossessione» è un romanzo filosofico sul desiderio erotico e le ragioni assolute del singolo.

Nel medesimo gruppo, anche Einaudi si difende bene. Ritorna l'avvocato Malinconico di Diego de Silva: «Mia suocera beve», si propone come un nuovo passo nel continuum narrativo di «Non avevo capito niente», grande successo di passaparola tre anni fa. Ma da via Biancamano si attende soprattutto il passaggio del talento di Andrea Bajani alla collana Supercoralli, con «Ogni promessa». La storia è di quelle che non si dimenticano: la morte di un nonno tornato pazzo dalla guerra in Russia sconvolge la vita di un giovane uomo, che affronterà un lungo viaggio verso il Don alla ricerca di memorie sepolte, di un passato che pesa sul suo futuro.

Nella collana Stile Libero, infine, spicca il ritorno di De Cataldo con «Traditori», romanzo storico ambientato nell'Europa di metà Ottocento, fra la Calabria borbonica e la Londra di Giuseppe Mazzini. Non solo gialli svedesi per Marsilio, ma anche un paio di uscite nostrane da tenere d'occhio. Rimane sul classico Enrico Remmert: «Strade bianche» narra di un violoncellista mezzo fallito in un on-the-road Torino-Bari, verso quella che potrebbe essere una svolta alla sua vita professionale e non solo.

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Tags Correlati: Adelphi Edizioni | Alessandro Piperno | Borsa di Londra | Cristiano de Majo | Cultura | De Cataldo | Einaudi | Gianluca Morozzi | Marcin | Marcos y Marcos | Mondadori | Ponte alle Grazie | Veronica Tommasini | Walter Siti | XY

 

La palma dell'originalità va invece a J.A.S.T. di Ghinelli, Rudoni e Sarasso, definito dagli stessi autori il primo serial tv su carta: un noir di ambientazione planetaria pensato con la tempistica di una fiction. Ogni episodio, sono quaranta minuti stimati di lettura. Invece di rimanere incollati allo schermo, rimarrete incollati alla pagina.

Spiazzante, in termini creativi, anche il nuovo libro di Sandro Veronesi su cui punta tutto Fandango. «XY » - criptico fin dal titolo - avrà infatti uno spin-off online sul suo sito, che è già al centro di una lunga campagna virale insieme ad alcuni video su Youtube e altri contenuti digitali. Quanto alla trama, non ci sono anticipazioni concrete. Veronesi parla di un'ambientazione italiana e di tematiche legate al mistero, ma più di questo non si sa: e anzi, il gioco di Fandango è anche quello di alimentare pronostici e pareri nei lettori.
In genere, le voci sull'anticipazione sono già divise fra chi parla di mera operazione di marketing e chi di trovata geniale.

Playground dà spazio a uno degli scrittori più bravi e sottovalutati del panorama letterario: Gilberto Severini. Il suo «A cosa servono gli amori infelici» ci trascina nel cosmo solitario di un uomo malato, che attraverso tre lettere ricapitola la sua vita e in filigrana la storia del nostro Paese: dal '68, al lavoro,agli amori, alla rivoluzione tecnologica, al ritmo di una domanda di fondo: «Ho trascurato davvero la parte migliore della vita?»

Adelphi si concentra, invece, sul nuovo libro di Letizia Muratori, «Sole senza nessuno»: la storia di un'ex modella che si ritrova a organizzare la parodia di un matrimonio occidentale per alcuni ricchi turisti giapponesi. In un gioco di specchi, questo mimo della funzione religiosa farà interrogare la protagonista sulla propria unione con il marito e il rapporto con la figlia.

Chez Guanda domina il ritorno in scena di Gianluca Morozzi: dopo le atmosfere ultrapop dell'ultimo romanzo, il narratore bolognese si dedica nuovamente al thriller che tanto gli portò fortuna ai tempi di «Blackout» (2004). In «Cicatrici», il ritmo non mancherà di certo, anche a giudicare dalla trama: la discesa negli abissi mentali di un assassino tra frammenti che emergono di colpo (una ragazza che compare su un bus notturno sempre alla stessa ora, un medico famoso, una nave in bottiglia...) fino a disegnare il mosaico finale.

Punta sul noir anche minimum fax, con il suo italiano d'autunno: Stefano Jorio crea in «Radiazione» un robusto intreccio dove trovano posto il furto dell'Urlo di Munch, la guerra in Iraq, un protagonista appena assunto dal Ministero dei Beni Culturali, un giovane (e assai libertino) teologo tedesco e una rete di corruzione di scala internazionale.

Da Ponte alle Grazie l'esordio di Cristiano de Majo ha invece un titolo d'antan: «Vita e morte di un giovane impostore scritte da me, il suo migliore amico». Al centro delle vicende un megalomane morto a trentadue anni, che lascia alle sue spalle un'opera frammentaria, parodica, fatta di lettere, appunti e recensioni. Sarà appunto il migliore amico del titolo a fargli da filologo postumo, per riscattarne in qualche modo il talento - o le intuizioni.

Fra le uscite di Marcos y Marcos, casa editrice milanese di provata qualità, segnaliamo il libro di Felice Cimatti: «Senza colpa», un testo particolarmente originale, dedicato alla sperimentazione sugli scimpanzé e sulla crudeltà che questi possono esprimere in particolari situazioni.

Per finire, questo autunno nasce anche una nuova casa editrice, Laurana. Fra i titoli d'esordio è particolarmente interessante «Sangue di cane» di Veronica Tommasini - una storia d'amore sullo sfondo dell'abbandono e della miseria. L'inizio è un pugno in faccia: «Marcin era morto. Io avevo i pidocchi. Cioè successe nello stesso momento, Marcin cagava sangue, stava morendo, beveva e cagava sangue. Io invece avevo prurito ovunque, dietro la nuca soprattutto. "C'hai la rogna", mi diceva Tano, il pescatore, l'amico di Ivona. Ma Ivona stava con Marcin e Marcin stava morendo perché cagava sangue».

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