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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 17:40.
Un grande festival, tre nuovi allestimenti e una miriade di eventi. Tutto questo è il Festival Verdi, in programma dal 1° al 28 ottobre per celebrare il 197mo della nascita del grande compositore. Una kermesse che coinvolge il Teatro Regio di Parma, ma anche tutte le terre che sono state toccate dal genio del maestro.
"Il Trovatore", "I Vespri siciliani", "Attila" sono le tre grandi opere che segnano il programma dell'edizione 2010 del festival, disseminato anche di mostre, dibattiti, iniziative per le scuole e naturalmente concerti che animeranno le terre verdiane, da Parma a Reggio Emilia, da Fidenza a Busseto, da Fontanellato a Torrechiara. Ventotto giorni: uno per ogni opera scritta da Verdi, più uno – il 10 ottobre - dedicato a quello che sarebbe stato il compleanno del maestro.
Fra gli artisti richiamati a Parma per l'occasione, alcuni fra i più importanti interpreti delle opere del compositore emiliano. L'inaugurazione del Festival Verdi, il 1° ottobre (cui seguiranno sette repliche), è affidata alle sapienti mani di Yuri Temirkanov. Il direttore musicale del Teatro Regio di Parma affronta "Il Trovatore", una delle più popolari opere verdiane, con un cast di straordinario valore: in scena Marcelo Álvarez, Norma Fantini, Mariana Tarasova e Claudio Sgura.
Il secondo titolo del Festival al Teatro Regio di Parma sarà "I Vespri siciliani" (la prima sarà il 10 ottobre, seguita da quattro repliche), che segnerà il ritorno in scena del grande Leo Nucci. Con lui di Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Giacomo Prestia, guidati dalla bacchetta esperta di Massimo Zanetti. È nello spettacolare scrigno del Teatro di Busseto che è prevista, invece, la terza opera in programma: "Attila", melodramma a tinte fosche ispirato alle storiche e violente vicende che coinvolsero il condottiero degli Unni. Con le voci di Giovanni Battista Parodi, Susanna Branchini, Maria Agresta e Roberto De Biasio, il nuovo allestimento immaginato dal regista Pierfrancesco Maestrini sarà affidato alla direzione della giovane rivelazione del podio, Andrea Battistoni.
Amato sia dagli italiani che dagli stranieri, il Festival Verdi è ormai un vero e proprio brand per la città di Parma. Ne è convinto anche il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, che nel presentare l'iniziativa ha affermato: «Il successo di questa kermesse si deve alla qualità della manifestazione e al coinvolgimento del territorio: sono due ingredienti fondamentali». Il ministro conferma il suo sostegno e promette una legge per rendere permanente il contributo come manifestazione di interesse nazionale. Il giro d'affari del Festival Verdi si aggira attorno ai 10 milioni di euro, come ricaduta garantita al territorio, con un investimento complessivo di 6 milioni di euro e un contributo del ministero di un milione e 800 mila euro.