Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2010 alle ore 08:04.
o Morreale
Sulla Tuscolana, di fronte a Cinecittà, in una posizione simbolica e strategica: ecco il luogo in cui, nell'aprile 1939, fu inaugurato il Centro sperimentale di cinematografia. Edifici razionalisti, con interni déco, tanto curiosi che quasi mezzo secolo dopo Bernardo Bertolucci vi avrebbe ambientato alcune scene dell'Ultimo imperatore fingendo che fosse la Manciuria.
Ma il Centro festeggia in queste settimane i suoi 75 anni, perché era già stato istituito nel 1935, e proprio nella seconda metà di quel decennio aveva vissuto uno dei suoi periodi di maggior splendore. A dirigerlo fu chiamato Luigi Chiarini, critico, regista e discepolo di Giovanni Gentile. Un direttore tutt'altro che frondista, ma sotto la cui ala si formò un laboratorio di opposizione al regime, e fu allevato il futuro neorealismo: dirigenti comunisti come Mario Alicata, giornalisti liberali come Mario Pannunzio, registi come Pietro Germi, Giuseppe De Santis e Michelangelo Antonioni si formano tra il Centro e le pagine della rivista «Cinema». E, curiosità, qui studia anche il futuro premio Nobel per la letteratura Gabriel Garcia Marquez.
In seguito, il rapporto tra Centro sperimentale e mondo del cinema è altalenante. In un primo momento perché un'industria fiorente ma sempre avventurosa come quella del cinema italiano reclutava le sue forze in maniera più "artigianale" e informale. Poi perché, entrato in crisi il cinema, il centro ha finito per rifornire di tecnici e creativi soprattutto la televisione. Anche se non mancano nomi noti tra gli ex-allievi: direttori della fotografia come il più volte premio Oscar Vittorio Storaro, o registi come Carlo Verdone, Francesca Archibugi, Paolo Virzì. Ma soprattutto tecnici, scenografi, costumisti, attori (da Claudia Cardinale a Modugno, alla Carrà). Alcuni momenti sono ricordati come sperimentazioni singolari, come il periodo post '68 in cui Roberto Rossellini, all'epoca nella fase della sua sperimentazione didattica per la televisione, provò nuove forme di insegnamento e rapporto con gli studenti, immaginando una formazione aperta alla multimedialità e alle diverse branche del sapere, con corsi di psicologia, storia, economia e sociologia.
La pubblicazione
Bianco e Nero, rivista edita dal Centro dedica il nuovo numero a «L'università del cinema. I primi anni del Csc (1935-1945)», a cura di Alfredo Baldi e Silvio Celli (Carocci editore, € 18,00)
Il cinema
Il Centro gestisce anche una sala nel centro di Roma, che prevede un articolato programma di proiezioni,incontri e rassegne. L'indirizzo è: Cinema Trevi, vicolo del Puttarello 25, Roma.
Il programma è consultabile anche online: http://www.fondazionecsc.it/context.jsp?ID_LINK=307&area=6
La Cineteca nazionale
La Cineteca ha anche tre sedi regionali:
in Lombardia (Corso di Cinematografia d'impresa: Documentario e Pubblicità e Corso di Creazione e Produzione Fiction);
in Piemonte (corso di animazione);
e in Sicilia (corso di documentario artistico e docu-fiction)
Il sito
Schede storiche e approfondimenti sui protagonisti del cinema italiano, all'indirizzo: www.snc.it
«The town», di Ben Affleck, con Ben Affleck, Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner. Thriller psicologico, 125'.
«Una sconfinata giovinezza»
di Pupi Avati, con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri, Serena Grandi, Gianni Cavina, Lino Capolicchio. Drammatico, 98'.
«Quella sera dorata», di James Ivory, con Anthony Hopkins, Laura Linney, Charlotte Gainsbourg, Omar Metwalley, Hiroyuki Sanada. Drammatico,118'.
«Step Up 3D» di Jon Chu, con Rick Malambri, Shami Vinson, Alyson Stoner, Steven Boss. Musicale, 107'.
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