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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 08:55.
L'idea è semplice, come devono essere, in fondo, tutte le idee rivoluzionarie. E questa potenzialmente rivoluzionaria lo è. L'idea è questa: un editore indipendente difficilmente potrà avere una propria collana di libri tascabili da proporre al mercato con prezzo basso, con titoli che hanno già avuto successo in edizione rilegata, che si possano conquistare uno spazio credibile nelle librerie. Un editore solo, appunto, no. Ma l'idea è far alleare una serie di piccoli editori indipendenti intorno a un unico marchio che sviluppi presto massa critica e si ritagli uno spazio di mercato prima inesistente.
L'idea è venuta a Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza, che l'ha proposta a qualche altro collega, editore indipendente. L'hanno raccolta subito i romani minimumfax e La nuova frontiera: in men che non si dica è nata la nuova sigla, dal nome accattivante, Beat (Biblioteca degli editori associati di tascabili) e con quattro titoli è appena sbarcata nelle librerie. I romanzi – di questo si tratta finora – sono tra i più grossi singoli successi delle rispettive case editrici. Neri Pozza ha subito calato l'asso della Ragazza dagli orecchini di perla di Tracy Chevalier (che ha già venduto, di suo, quasi 850 mila copie), minimumfax ha risposto con il suo gioiello di catalogo, Raymond Carver, proponendo Cattedrale (quasi 60 mila copie vendute), mentre La Nuova frontiera, editore dedito alla letteratura sudamericana e lusofona ha proposto la Sandra Cisneros di Caramelo (35 mila copie), capostipipite della letteratura chicana e vincitore del Premio Napoli.
«Il successo è stato immediato – spiega Russo, artefice dei molti successi di Neri Pozza -. Tanto che nelle classifiche dei tascabili i nostri titoli sono già tutti presenti e vengono subito dopo i titoli degli Oscar Mondadori che, peraltro, sono in campagna sconto». La prima tornata – i libri sono in vendita da poco meno di un mese – ha già fatto vedere che c'è un pubblico nuovo per questi tascabili di editori indipendenti e che si può già parlare di "effetto collana": ossia un titolo tira l'altro e il pubblico tende a fidarsi del marchio. «I risultati sono talmente buoni che la catena di librerie Feltrinelli ci ha già chiesto ampiamente di rifornirsi». E ora c'è la fila degli altri piccoli editori per aderire al progetto: «presto – continua Russo – avremo altri editori affiliati».