Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2010 alle ore 10:12.
Intensificazione del già forte rapporto col territorio; ampliamento della dimensione internazionale; crescente attenzione alle persone. Queste le tre direttrici lungo le quali si svilupperà, a breve, il lavoro della Fondazione Dalmine, che ieri ha celebrato «dieci anni intensi» di attività – come li ha definiti il presidente Paolo Rocca nell'intervento introduttivo – durante i quali è stato costruito un archivio che conta più di 65mila fascicoli, 30mila foto, 5mila disegni architettonici, 2mila fra volumi, stampati, video. Materiale che data dal 1906, anno di nascita della Dalmine.
Dieci anni durante i quali la Fondazione, di cui è responsabile Carolina Lussana (a capo di una decina di persone, tra Italia e Argentina), ha organizzato una decina fra mostre ed eventi; ha progettato attività formative e didattiche, lezioni, seminari, tutoring per tesi di laurea di cui hanno fruito oltre 5mila giovani, dalle scuole medie all'università; e ha ospitato stages e tirocini per i corsi di archivistica, valorizzazione dei beni culturali, storia d'impresa e storia del patrimonio industriale.
Nel ribadire l'impegno della Dalmine a sostegno dell'attività della Fondazione (budget annuo di 300mila euro più 150mila dollari per la filiale argentina), il presidente Rocca ha detto che la missione di questa istituzione «è di continuare ad aiutarci ad approfondire e a preservare la nostra identità, i nostri valori». Le radici di Techint, infatti, affondano proprio a Dalmine, dove Agostino Rocca lavorò dal 1922 al 1945, prima di fondare, nel 1946, la multinazionale argentina che oggi conta 5mila addetti e oltre 17mila collaboratori e che è presente in 40 Paesi.
La Fondazione procederà nella informatizzazione e messa in rete dell'archivio storico, grazie all'adozione di un nuovo software per la descrizione e la gestione del patrimonio archivistico e di una nuova architettura hardware per la conservazione a lungo termine dei dati digitali. Altre due sfide riguarderanno l'avvio di studi degli archivi delle altre aziende del gruppo e lo studio dei rapporti tra le industrie italiane e quelle del Nord America.