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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 alle ore 15:51.
"Dissacrate quanto volete anche la religione, purché ne parliate" sembra il significato ultimo del noto articolo elogiativo che il 18 ottobre scorso l'Osservatore Romano ha dedicato ai Simpson, la famiglia dall'incarnato giallo creata nel 1987 dal cartoonist americano Matt Groening. Una serie animata e un fumetto a loro modo dissacranti, senza dubbio, ma che la loro stessa natura costringe nel microcosmo tipico di una famiglia media americana, dove la religione può essere una componente importante. A ben guardare, quale altro fumetto, o cartoon televisivo, o anche serial cinematografico animato si occupa di religione?
E se lo fa, di quale religione tratta? Nel tentativo di non urtare la sensibilità di nessuno, lettore o spettatore, un diktat imprescindibile dei comic book per decenni è consistito nell'evitare in modo netto che nelle storie di personaggi come Bugs Bunny, Gatto Silvestro, Picchiarello, il gatto Felix, i Flintstones o Braccio di Ferro addirittura comparissero dei preti o delle chiese. Anche con personaggi made in Italy come Tiramolla o Alan Ford, Zagor o Nonna Abelarda, meglio non sollevare osservazioni da parte dei lettori o non stuzzicare cani dormienti.
Se Topolino e Minni vengono raffigurati, in sogno, durante l'atto del loro matrimonio, non devono esserci gli estremi per identificare con precisione quale tipo di sacerdote diriga la cerimonia. Tutto, però, suggerisce quantomeno un rito cristiano; del resto, Topolino, in un suo viaggio all'indietro nel tempo sino all'anno zero, in un soggetto scritto eccezionalmente dal giornalista Enzo Biagi, ha un punto di contatto con Gesù e la sua nascita. L'avventura, uscita nel 1996, è Topolino e la memoria futura, sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Romano Scarpa.
Sulla presunta "consapevolezza cristiana" almeno di una parte della Banda Disney ci sono precedenti illustri, più dettati dalle circostanze naturali che da una scelta filosofica meditata. Così, in una parodia della Divina Commedia dantesca datata 1949, Topolino (nel ruolo di Dante) perlustra i gironi infernali. Qui, abbondano i demoni della tradizione cristiana, mentre compaiono angeli e allusioni divine. Pur filtrati dalla visione dell'Alighieri, in sintonia questo scenario cristiano troviamo fra gli altri Pippo, i Sette Nani, Clarabella, Eta Beta, Ezechiele Lupo, Fratel Coniglietto e anche Mastro Geppetto, che sicuramente cattolico era nella versione originaria del Pinocchio di Collodi.