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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 10:12.
I ragazzi che escono dall'università oggi hanno una sola certezza. Non avranno un posto fisso da portarsi appresso fino alla pensione. Il lato positivo della faccenda è che molti di loro (a differenza dei genitori) non la considerano una tragedia. Pensano al posto fisso come a una gabbia. Meglio così, perché il lavoro come l'abbiamo conosciuto negli anni della crescita continua sta lasciando il posto a impieghi molto più flessibili e precari, nei casi più fortunati tagliati su misura dei propri interessi. Il web c'entra molto.
Si lavora da casa propria in una moltitudine operosa come nel crowdsourcing, che distribuisce in rete compiti difficili da automatizzare. I responsabili delle risorse umane lanciano online le offerte d'impiego e vengono sommersi da videocurricula, piuttosto efficaci, a volte esilaranti. Oppure si cambia scrivania, trovando via internet un partner cui sostituirsi per qualche mese (mantenendo la propria attività a distanza). La rete può inoltre venire in aiuto di chi sta svolgendo un'attività più che matura, come la famiglia Concas, nel cuore della Sardegna, che ha salvato il suo gregge facendo "adottare" a distanza le pecore: in cambio la carta d'identità della prescelta e otto forme di pecorino.
L'altra faccia della medaglia sono i bambini braccianti dell'America di Obama che non riesce a riformare una legge del 1938 in base alla quale è possibile impiegare nei campi ragazzi di dieci anni. E gli Amish, che di internet se ne infischiano (o meglio delegano ad altri l'uso del computer) ma conducono attività con un tasso di successo quasi doppio rispetto alle imprese della Silicon Valley o Wall Street.
Tra poche settimane Cracovia inaugurerà un museo di arte contemporanea negli stabilimenti in cui Oskar Schindler salvò, dando loro un impiego, oltre mille ebrei dall'orrore nazista. È un'occasione per riflettere su cosa sia oggi l'etica del lavoro: Franco La Cecla, a pagina 84, ci ricorda che vi è dignità solo dove si produce un beneficio per sé e per la società.