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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2010 alle ore 06:41.
La misura di quanto Geronimo Stilton, il topo-giornalista più famoso del nostro paese (e non solo), sia il personaggio che più a lungo si insedierà nella memoria collettiva degli italiani del futuro, è data... dalle Poste Italiane. Lo scorso maggio, quando hanno deciso di dedicare due francobolli a grandi personaggi letterari, accanto a Pinocchio hanno scelto proprio lui, il direttore dell'«Eco del Roditore». Sarebbe facile dire che Geronimo Stilton è stata la risposta italiana a Harry Potter. Ma Stilton è molto di più e, allo stesso tempo, qualcosa di ben diverso dal celebre maghetto con gli occhiali tondi della Rowling.
Stilton festeggia i suoi primi dieci anni. E per tutto il 2010 la casa editrice Piemme, che lo pubblica, lo ha celebrato con libri (appena uscito è Caccia al libro d'oro, che racconta in modo divertente dieci anni di successi), iniziative editoriali, presentazioni, book trailer. E, ovviamente, successi economici e record editoriali: macinati uno dopo l'altro, con imbarazzante facilità.
Il merito dell'invenzione va a Elisabetta Dami, figlia d'arte (sua papà, Pietro, era editore per ragazzi) che ancora oggi sovrintende alla produzione e alla qualità di tutti i prodotti Stilton, oltre a scrivere parecchie delle storie del topo. Già: perché Stilton è una vera e propria «fabbrica». «A differenza di Potter – spiega Laura Donnini, ad di Piemme – Stilton esce con circa 40 titoli l'anno. Alle sue avventure lavorano a tempo pieno dieci persone, e poi ci sono collaboratori esterni, come illustratori, sceneggiatori. Senza contare che ha generato alcuni spin-off, come le avventure per ragazzine firmate da Tea Stilton». I risultati sono eccellenti. «Stilton ha tassi di crescita incredibili, anche nel 2010 segnerà un +10% di fatturato». Sarà pure arido ridurre un prodotto di fantasia a delle cifre da contabili, ma i numeri sono tali che vanno elencati con occhi da sgranare via via che li leggerete. I libri del topo sono tradotti in 35 lingue, venduti in 150 paesi del mondo, in Italia sono 20 i milioni di copie vendute, nel mondo se ne aggiungono altri 25 milioni. Nessun prodotto editoriale italiano può vantare simili cifre. La Piemme è prima per quote di mercato tra i ragazzi (pubblica anche la serie del Battello a vapore), con circa il 20% (Mondadori ha il 13%). Il topo vale quasi un terzo del fatturato di Piemme.