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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 21:26.
Tre in Francia e tre in Gran Bretagna, uno in Danimarca, uno in Italia, uno in Svezia, uno in Spagna. Nella cartina geografica dei 10 migliori giovani chef europei costruita da The Wall Street Journal e firmata da Bruce Palling primeggiano francesi e inglesi con un testa a testa. Gli italiani in realtà sono due, ma uno solo, Pieri Giorgio Parini, lavora nel Belpaese e precisamente al ristorante Povero Diavolo, vicino a Rimini, dopo una precedente esperienza a Le Calandre, tre stelle Michelin, dove è diventato famoso come «re delle erbe» per la sua inventiva e capacità di mescolare gli ingredienti.
Il secondo italiano è di origine siciliana, Christian Puglisi, 28 anni, ma è in Danimarca che ha aperto il suo primo ristorante lo scorso agosto, il Relae, mettendo a frutto l'esperienza fatta prima a El Bulli e poi al Noma di Copenaghen. Viene descritto «come un talento ancora grezzo che può solo migliorare».
La lista dei francesi si apre con Alexandre Gauthier che ha fatto riconquistare una stella Michelin al ristorante di famiglia La Grenouillère, nel nord del paese, a Montreuil-Pas-de-Calais. Si è fatto le ossa lavorando anche con Alain Ducasse al Plaza Athénée a Parigi e a La Pinède a Saint Tropez. Si scende quindi a Lione da Mathieu Rostaning Taydard, un giovane chef di 27 anni che ha lavorato con Nicolas le Bec e Pierre Gagnaire. Offre pasti da 35 euro. A Parigi viene consigliato reg Marchand, personificazione dello chef da neo-bistrot, reduce da precedenti esperienze lavorative in Gran Bretagna e New York.
In Spagna bisogna andare a Nord, al Narru di San Sebastian dove il venticinquenne Iñigo Pena si è guadagnato il titolo di giovane miglior chef nel paese che registra il maggior tasso mondiale di innovazioni culinarie. Spostandosi a Nord del Continente, in Svezia, ecco comparire a Faviken un giovane chef di 27 anni, Magnus Nilsson che ha aperto forse il più straordinario ristorante d'Europa, nel centro di una tenuta da 8.500 ettari, e può utilizzare tutti prodotti locali.
Infine le tre giovani promesse della cucina inglese. Sono tutti a Londra, a iniziare da Brett Graham, un giovane australiano che ha ottenuto due stelle Michelin e il massimo riconoscimento britannico per il suo locale, The Ledbury, dove sono andati a mangiare anche maestri della cucina come René Redzepi, Ferran Adrià e Alain Ducasse.