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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2010 alle ore 12:43.
Fra i Jazzfestival d'autunno, il più frequentato dagli esperti è stato il quinto European Jazz Expo di Cagliari che ha loro offerto ampie soddisfazioni non soltanto con tre giorni di buona musica (salvo qualche neo: succede) ma anche per ciò che promette a breve scadenza. Cominciamo da questo. Nel 2011 Jazz Expo si trasferirà alla fine di fine maggio, dal 26 al 31, e si svolgerà all'aperto in uno dei luoghi più belli della città, il centrale parco di Monte Claro opportunamente attrezzato e ribattezzato Parco della Musica.
Ho avuto la fortuna di assistere alla conferenza di programmazione e posso testimoniare la tenace volontà degli addetti di realizzare il grande progetto, malgrado l'attuale periodo di crisi economica generale e i tagli di bilancio che in Italia investono anche la cultura. Già adesso una parte del programma 2011 è stato varato e reso noto. Spiccano fra gli altri i nomi delle Latin All Stars di New York, di Elena Ledda con Rita Marcotulli, Ray Gelato, Maceo Parker, Rita Marley e dell'Orchestra Jazz della Sardegna. Il Parco della Musica, oltretutto, è contiguo al Teatro Lirico di Cagliari e all'Auditorium del Conservatorio dove si è svolto l'Expo appena concluso: naturalmente i due enti continueranno a ospitare anche serate di jazz. In questa edizione, unanimi consensi hanno premiato il quartetto "Giornale di Bordo" formato da Antonello Salis pianoforte e fisarmonica, Gavino Murgia sax soprano, Paolo Angeli chitarra e Hamid Drake batteria che hanno offerto una première concertistica internazionale nello stesso momento in cui si pubblica il loro primo cd sul quale è fondato il concerto. Il programma di sala li ha giustamente definiti "quattro cittadini del mondo, musicisti e amici che lavorano in totale libertà proponendo gli echi di suoni che sono insieme ancestrali e futuribili, i colori, la terra, le loro vite in musica, un intento condiviso, una storia da raccontare".
Non si dimentichi che Drake è oggi forse il migliore batterista in attività: gli altri suonano al suo livello e hanno toccato con lui il vertice in una stupenda versione dell'"Ave Maria" sarda. A pari merito (mi si passi il termine sportivo) si è collocato il gruppo magnificamente affiatato del compositore e sassofonista Francesco Bearzatti che ha riproposto la sua bellissima "X, Suite for Malcolm", ovviamente dedicata alla dolente figura di Malcolm X come il cd ancora fresco di stampa, così intriso di impegno musicale e civile. Nella cornice del Teatro Lirico, affollato in ogni ordine di posti, hanno riscosso il previsto trionfo decretato dai loro aficionados, rispettivamente nella prima e nella seconda serata del festival, Pino Daniele e Paco De Lucia, quest'ultimo sempre ammirevole per la tecnica straordinaria che lo avvicina a Larry Coryell e a John McLaughlin.