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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 20:30.
Questa settimana Truman si sarebbe dovuto imbattere in "Romanzo criminale 2", e lo farà prima o poi. Intanto però si è ritrovato "Sulle strade di Barney", non soltanto per il bel libro, romanzo di romanzo, di Christian Rocca (Bompiani), ma piuttosto perché se un indizio non è nulla, due sono una prova, tre danno quasi una sentenza. Prima "Flashpoint", poi "Rookie Blue", ora "Sanctuary 2" (Steel). Insomma, i canadesi sanno fare delle belle serie tv. Che sia lo spirito della Totally Unnecessary Productions, la casa di produzione del libro di Mordecai Richler, a guidarli?
La cosa simpatica è che "Sanctuary" è una serie nata dal web e poi arrivata alla tv per acclamazione della rete. Piace anche a chi non ama licantropi e vampiri. Però l'eccesso di spruzzate di vampirismo è forse il difetto più grande. Il resto si vede d'un fiato. E' un cinema di occhi e un racconto di donne. Sono donne le leader dei due gruppi, delle due reti che cercano l'una di sconfiggere l'altra, in una guerra sotterranea ma globale con splendide immagini da Tokyo a Londra passando per il Medio Oriente, però sempre in strani palazzi – stile famiglia Addams, per intenderci – mezzi sfarzosi e mezzi derelitti. C'è un po' di Harry Potter, un po' di Sherlock Holmes e un po' di Indiana Jones, con una citazione perfino di Batman: il pulsante è sotto la testa del mezzobusto d'oro. Ci sono i mostri e sono i più dolci. Ci sono umani sovrumani che fanno paura all'umanità perché sperimentano ogni giorno spingendo il termine della notte dell'ultrascienza sempre un po' più in là. C'è tutto, citazioni di Churchill comprese.
Non può mancare un po' di cinismo. "Non devi mai essere stato innamorato". Risposta: "Infinite volte, amico mio. La differenza è che io riconosco il sentimento per quello che è: un impulso irrazionale autodistruttivo camuffato da gioia…". Ogni tanto lo schermo si divide in due o tre, per raccontare più scene in una. Formidabile è la donna invisibile che spoglia il giovane protagonista: la scena di sesso più esplicita e meno vista della storia. "E io che pensavo che i britannici avessero degli scrupoli". La ricerca del dna perfetto avvicina sempre di più al male assoluto o al vuoto, ma nelle scene d'azione alla Matrix Reloaded c'è la speranza che il bene vinca, anche se "la setta muore dalla voglia di tagliare la testa del santuario". Doppie, triple letture.