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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2010 alle ore 15:52.
Lammari, frazione di Capannori, provincia: Lucca. Qualcuno potrebbe sorridere: dove sono finiti i nove milioni di telespettatori di Vieni via con me? Dalle stelle alle stalle, oppure, per gli snob, l'esatto contrario? Roberto Castello, ideatore e co-creatore, assieme a un nucleo di storici colleghi, delle coreografie inserite nel fortunato programma appena concluso, vive in un remoto, quanto suggestivo, angolo della Toscana. E governa in uno spazio denominato "Spam" la compagnia Aldes. E' tornato, dice, "alla dura realtà".
Quella realtà di "tuttofare: dalle pulizie alla coreografia", da lui in parte descritta in Nel disastro, penultima tappa, ora in scena proprio a "Spam", di Il migliore dei mondi possibili, una decalogia, iniziata nel 2002, dal titolo espunto dalla Teodicea del filosofo Spinoza (ma l'originale è Viviamo nel migliore dei mondi possibili). Castello riflette sul successo ottenuto dalla danza contemporanea in tv, qualcosa di "inatteso" per lui, ma pure per milioni di telespettatori … "Ciò che più mi ha colpito in quell'esperienza anche umanamente coinvolgente, sono state le potenzialità ancora inespresse dalla Rai. Con Vieni via con me la televisione pubblica ha davvero lanciato un'idea di teatro contemporaneo in tutte le sue forme. Non si è limitata a riprodurre teatro o danza pre-esistenti ma li ha fatti nascere. Portare in tv universi creativi extra-televisivi, e trasformarli in televisione è stato eccitante e nuovo. Naturalmente non rifarei mai la stessa cosa, neppure se me lo proponessero. Semmai dovessi essere chiamato ancora a collaborare a un programma tv, credo di poter assicurare una minestra non riscaldata".
La parentesi televisiva? Come l'uovo di Colombo
Danzatore e coreografo di vaglia, formatosi con Carolyn Carlson, co-fondatore del gruppo Sosta Palmizi, e ora con un assolo sempre in testa da confezionare e sempre rimandato a un giorno che verrà - "a causa dei troppi impegni organizzativi" come lui stesso denuncia nel suo Nel disastro -, Castello ha in programma, per la prossima settimana, l'ultima tappa di Il migliore dei mondi possibili. Sarà Sfavillante, non una pièce dal vivo, bensì la ripresa dei quattro clip ideati per Vieni via con me. "Dopo essermi scervellato per mesi su come e con cosa ultimare la mia decalogia", precisa il coreografo, "la parentesi televisiva, così straniante e positiva, mi è apparsa come l'uovo di Colombo per terminare un lungo processo di ricerca dedicato alle macerie del nostro presente". Sfavillante potrebbe debuttare con la presenza, non ancora certa, di Roberto Saviano del quale Castello è diventato amico, e con il quale potrebbe iniziare una ricognizione sulle sorti funeste e grigie - ma non certo per l'assenza di talenti - della danza contemporanea nel nostro Paese. "Così come verrà presentato a ‘Spam', Sfavillante è un paradosso concettuale", riconosce il coreografo. "Sarà accompagnato da tante chiacchiere con il pubblico; del resto per tutto dicembre abbiamo in programma ospitalità di altri coreografi e personaggi chiamati solo a parlare, come Moni Ovadia, in un Festival dell'improvvisazione. Per Capodanno, invece, il rigore spirituale sarà assoluto Leitmotiv. Niente mutante rosse, bollicine di champagne, ermeticamente spenta la tv. Solo il Canto Gregoriano (scriviamolo con la maiuscola) restituito da una compagnia di serissimi professionisti".