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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2010 alle ore 14:50.
Dal 5 dicembre, in edicola, troverete una «Domenica» tutta nuova: ha rinnovato carattere e veste grafica. Luciano Perondi, progettista di caratteri tipografici, spiega in questo articolo i retroscena del cambiamento della «font», che ha richiesto un'accurata ricerca e che migliorerà la lettura.
Caro lettore, nel testo che stai leggendo e nel titolo che lo accompagna c'è qualcosa di nuovo. Forse ti sei già accorto che qualcosa è cambiato, anche se magari non sai esattamente esprimere di che cosa si tratta.
Le lettere sulle quali scorre in questo istante il tuo sguardo sono diverse da quelle con cui sono scritti tutti gli altri articoli di questo giornale. Il Sole utilizza infatti come font per gli articoli, eccoti subito un esempio, un Poynter Text corpo 8.4 su 9.4, disegnato da Tobias Frere-Jones nel 1997 per la Font Bureau. Questo articolo – e torno a evidenziarti la novità – ti mostra invece in anteprima il Sole Serif, il carattere che Il Sole mi ha chiesto di progettare e che sarà utilizzato da domani per la prima volta con il rinnovamento grafico del supplemento culturale «Domenica» .
La differenza potrebbe risultarti evidente per due motivi. Il primo, già oggi: fai meno fatica a leggere rispetto a prima. L'aspetto tecnico del carattere è rilevante in relazione al tuo comfort di lettura e questo implica che non tutti i caratteri funzionano allo stesso modo. Se tu non riuscissi a leggere subito bene come prima, abbi pazienza, ogni cambiamento comporta un certo tempo di adattamento ed è possibile (lo spero) che ti debba solo abituare. È frequente che quando un quotidiano cambia carattere i lettori non siano sempre subito tutti felici.
Il secondo, da domani, proprio sfogliando la nuova «Domenica»: il supplemento culturale del Sole ha infatti cambiato aspetto e questa variazione di stile non dipende solo dal numero dei "filetti", dalla dimensione dei titoli o dal cambio di formato della pagina; c'è qualcosa che suona in modo diverso e questo "qualcosa" è il prodotto di tutte queste caratteristiche, cui si aggiunge proprio la forma delle lettere, che in qualche modo percepisci, anche se non ne sei perfettamente consapevole. La modifica sulla font ha avuto l'effetto di farti cambiare la percezione dell'immagine dell'inserto.