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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2010 alle ore 08:20.
Polaris guarda con ammirazione i suggerimenti di letture 2010 di queste pagine, e ricorda la battuta felice dell'anglista Portelli, circa Capodanno 1979: «Diavolo, arrivano gli anni 80, giusto adesso che mi mettevo in pari con le letture anni 60!», e le liste che Calvino antepone al nostalgico Se una notte d'inverno un viaggiatore con i Libri che non hai Letto, i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere e i temibili (e chi non ne tiene qualcuno ben nascosto, cari Lettori del Domenicale?) Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.
Sì, sarebbe davvero ora, anche per capire che cosa diavolo accade da noi. Una guida alla viltà, l'arroganza, la piccineria e il nulla che sembra ingoiare la politica? Tutto scorre di Grossman (Adelphi), il reduce dal gulag che torna in città dopo anni di esilio e misura con pazienza i tradimenti, la corruzione, l'oppressione. O preferite una bussola su Wikileaks, il segreto del potere smascherato da una rete segreta? Leggete Tu non sei un gadget di Lanier (Mondadori) e The Shallows di Carr, due guru del web preoccupati che la rete, da democrazia diretta, possa diventare labirinto di nichilismo: chi denuncia questo male non è un nemico del web, come il reduce di Grossman non è nemico della libertà. Se non si semina verità, e ci si cela nell'errore, segue il falso.
Un altro guru web, Morozov, ci ricorda che il libro preferito del patron di Wikileaks Assange è Buio a mezzogiorno di Koestler: rileggetelo, il romanzo tragico del rivoluzionario Rubashov distrutto da Stalin, perché non si combatte il male col male, il segreto col segreto. Prima di essere giustiziato Rubashov riconosce: «Avevamo gettato a mare tutte le convenzioni e... siamo rimasti senza zavorra etica... la ragione non ci è bastata». Se i mezzi sono crudeli, il fine è crudele, chi per salvare l'umanità dimentica persone e verità si perde: e se Assange dicesse di aver letto Koestler, senza averlo letto? Dovrebbe allora farlo e raddoppiare con Dopo la virtù del filosofo MacIntyre: nessuna tecnologia, nessuna ideologia, possono sostituire i valori dell'etica, bene, male, solidarietà. Libri molto utili in questa fine 2010 e all'alba 2011.