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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2010 alle ore 18:25.
Una corsa contro il tempo. Vinta con 14 giorni di anticipo. «È stato un magnifico regalo di Natale», ha commentato oggi Henri Loyrette, direttore del Louvre. Il museo aveva lanciato un appello lo scorso 13 novembre, una vera e propria colletta necessaria per l'acquisto da un collezionista privato in Francia delle «Tre grazie», mirabile dipinto del pittore rinascimentale tedesco Lucas Cranach.
Colletta per il milione di euro mancante
Bisognava raccogliere un milione di euro, entro il 31 dicembre. A sorpresa, in una fase economicamente ancora difficile per il francese medio, questa prima raccolta di fondi via Internet organizzata dal Louvre è stata archiviata con successo. E in anticipo sui tempi. «Non solo quest'opera potrà aggiungersi ale nostre collezioni - ha proseguito Loyrette - ma grazie all'iniziativa abbiamo ricevuto un'incredibile manifestazione di fedeltà e di attaccamento da parte del pubblico nei confronti del museo». Hanno partecipato alla colletta 5mila donatori. Sono piccole imprese, fondazioni. Ma soprattutto tanti anonimi francesi. «Di ogni età, dagli otto ai 96 anni - ha precisato il direttore del museo -. Almeno un quarto delle donazioni sono state effettuate in ricordo di una persona scomparsa, all'occasione della nascita di un bimbo, con una dedica all'amato o all'amata oppure hanno rappresentato un regalo di Natale o per un giovane che ha ottenuto un diploma». Il fenomeno «Tre grazie», dipinto nel 1531, ha preso delle dimensioni inaspettate dopo che i media hanno rilanciato il problema incontrato dal Louvre.
Donazione media di 150 euro
Sì, perché il museo pubblico aveva messo insieme, contando i propri fondi e quelli ottenuti da alcune grosse aziende attraverso iniziative di mecenatismo, solo tre milioni dei quattro richiesti dall'(anonimo) collezionista. Se non si trovava il milione mancante il dipinto, che ritrae tra graziose ragazze nude su un fondo scuro, sarebbe stato venduto sul mercato privato e probabilmente a un collezionista straniero. Lì è scattata una corsa alla generosità e alla sensibilità artistica, pure in odore di orgoglio nazionale (esporre la tela in un museo dello Stato francese e non lasciarla partire). Le donazioni hanno variato tra uno e 40mila euro. E la media è stata di 150. Un quarto delle sottoscrizioni oscillano intorno ai 50 euro. Si segnalano numerose donazioni di studenti, anche giovanissimi, e di nonni, che le hanno fatte in nome dei nipoti.