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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2010 alle ore 17:48.
Per i suoi detrattori sarà un po' come Faust che vende l'anima al diavolo in cambio della conoscenza: è così poco nobile, penseranno, che Julian Assange abbia venduto per 1,2 milioni di dollari la storia della sua vita per pagarsi gli avvocati. Aggiungendo: chissà quante belle royalties incasserà se ci faranno anche un film. Sanno bene che il racconto di una vita straordinaria, cioè fuori dall'ordinario, può essere un affare molto lucrativo, oltre che un esercizio sospeso fra il narcisismo e il suo opposto, generoso intento di dare un esempio agli altri.
I Clinton sono maestri di quest'arte, e Hillary ancor prima di Bill. L'attuale segretario di Stato pubblicò la sua autobiografia, "Living History", nell'aprile del 2004, due mesi prima di quella del marito-ex presidente. L'anno precedente Hillary aveva firmato un accordo di vendita dei suoi diritti con Simon & Schuster, per 8 milioni di dollari. Ne avrebbe guadagnati altri 10 in diritti d'autore. Bill arrivò dopo con il suo "My Life", pubblicato da Knopf Publishing Group, ma battè la moglie con la cifra record di 15 milioni di dollari di diritti d'autore, almeno stano alla cifra calcolata nell'aprile del 2008.
A confronto Barack Obama è un principiante. Nel 2004 era ancora solo un senatore, ma pronto a spiccare il volo per la Casa Bianca: si diede una spinta firmando un accordo da 1,9 milioni di dollari con la casa editrice Random House per scrivere tre libri, due saggi da 850mila dollari l'uno di anticipo e un libro per bambini da 200mila. Il primo a uscire fu "L'audacia della speranza", nel 2006, il best seller della sua campagna presidenziale, che nel 2008 portò nelle tasche del presidente 1,5 milioni di dollari, seguito solo nel novembre scorso da "Of Thee I sing: A letter to my daughters", libro per bambini illustrato da Loren Long che ha disegnato in copertina Malia e Sasha con il cane presidenziale Bo al guinzaglio. Sul terzo titolo, invece, ancora nessuna notizia. Prima di essre firmato, però, il contratto dovette superare il nulla osta della commssione etica del Senato. Nessun esame, invece, per il recente "Decision Points" con i ricordi dell'ex presidente George W. Bush, che con il Crown Publishing Group firmò un accordo da 7 milioni di dollari.