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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2010 alle ore 19:48.
Il Toro di bronzo che lo scultore siciliano Arturo Di Modica ha collocato di fronte a Wall Street poco prima del Natale 1989 e che è diventato simbolo della forza e virilità del distretto finanziario di New York, ha salutato la città con un colorato, caldo e inatteso augurio di Natale. Il merito è dell'artista di strada di origine polacca Agata OIek, nota per le sue sculture all'uncinetto. Invece di trascorrere la notte di Natale in casa al caldo, la Olek ha deciso di uscire in piazza e congelarsi le dita per realizzare un grande cappotto di maglia che ha rivestito completamente il gigantesco Toro.
Perchè lo ha fatto? Un pò per economia e un pò per nostalgia, ha spiegato l'artista a CnnMoney: «L'ho realizzato per tutti coloro che hanno potuto farlo per il loro familiari e per tutte quelle persone che non hanno nè cappotti nè denaro». Il rivestimento all'uncinetto del Toro di metallo, che è lungo cinque metri e pesa tre tonnellate, è il suo regalo di Natale alla città di New York. Ma è anche un tributo ad Arturo di Modica. Lo scultore italiano nato a Vittoria (Sicilia) nel 1960 e residente a New York dal 1972, aveva collocato abusivamente l'opera nella piazza della Borsa di New York, una notte di dicembre del 1989, eludendo i controlli della polizia. L'opera abusiva in realtà non è stata mai rimossa, ma solo spostata a pochi isolati di distanza a Bowling Street, dove è attualmente. Era diventata infatti un portafortuna, un segnale di buon auspicio e di ripresa, dopo il crollo che la Borsa aveva subito nel 1987.
Ma come succede a molta arte di strada, anche il lavoro della Olek non è rimasto a lungo esposto. I guardiani del parco lo hanno infatti rimosso la mattina dopo. Ma l'artista non ha perso il suo ottimismo. «Spero proprio di poterlo rifare. Questo lavoro all'uncinetto rappresenta i migliori auguri per tutti noi. Sarà un anno grandioso, prospero e pieno di sorprese meravigliose».