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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2011 alle ore 08:20.
Subito due grandi firme, di quelle che non tradiscono (quasi) mai. Stephen King, tanto per cominciare, che in Notte buia, niente stelle (Sperling & Kupfer, pagg. 414, € 20,90) regala al lettore, con la bravura che gli è congeniale, i suoi temi più cari (l'immoralità, la paura, il male, l'allergia ai soprusi) spalmati su quattro romanzi brevi. Il loro trait d'union? Ovviamente gli omicidi: quello di un allevatore che, complice il figlio, fa fuori la moglie e la getta in un pozzo; di una scrittrice che decide di farsi giustizia da sola dopo una brutale aggressione; di un uomo malato di cancro che incontra un Diavolo-venditore ambulante e decide della sorte del suo miglior amico; di una donna che scopre «un fiume di pazzia e di sangue scorrere sotto il prato fiorito del suo matrimonio». Tutte storie dure da morire.
E poi Michael Connelly, indiscusso maestro del thriller, ancora una volta al vertice delle classifiche con una nuova indagine del collaudato detective Harry Bosch. Alias La Lista (Piemme, pagg. 418, € 22,00), canovaccio in cui un avvocato di serie B si trova a ereditare i grandi clienti di un suo illustre collega misteriosamente ammazzato. Fra questi un produttore di Hollywood, accusato di aver fatto fuori moglie e amante. La trama, nemmeno a dirlo, si nutrirà di ben altro. Con contrapposizioni e sospetti a giocare a rimpiattino fra i protagonisti. Il tutto supportato da una grande leggibilità, asso vincente di questo autore che non finisce mai di stupire.
Passiamo ora a Jeffery Deaver, altro pezzo da novanta. Che sul niente riesce a partorire momenti narrativi di spessore; che seppure orfano di Lincoln Rhyme cattura il lettore puntando su cadenzati colpi di scena a fronte di un trainante contesto psicologico. Così nel suo ultimo bestseller, La figlia sbagliata (Rizzoli, pagg. 358, € 18,50), dove una ragazzina difficile, alle prese con genitori divorziati e assenti, si trova ad affrontare il suo malessere quotidiano nello studio di uno psicanalista. Sin quando succede il patatrac, condito di ricatti, vendette, follia. E sarà per tutti una discesa agli inferi...
Luci puntate anche sul danese Christian Mørk il quale, ispirandosi a un fatto di cronaca, ha dato vita a un lavoro neogotico che cattura e seduce, che riesce a penetrare nei meandri più oscuri della mente umana. Attraverso una narrazione efficace, fantasiosa, personalissima. Tutto questo in Darling Jim (Marsilio, pagg. 376, € 18,00).