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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2011 alle ore 08:23.
¶Si spengono le luci, si accendono gli effetti speciali. Tron Legacy 3D, di Joseph Kosinski, è la quintessenza di un cinema in cui si vola, ci si perde, si tengono occupati vista e udito senza possibilità di distrarsi. Dentro e fuori della realtà, incrociando i meandri della Rete, in cui vivono "doppi" pronti a metterti in trappola. E poi ci sono gli occhialini 3D, per rendere ancora più completo l'effetto-giostra di una macchina spettacolare sempre più alla ricerca dell'«ohh» di meraviglia. Il percorso dell'eroe è quello classico: partenza dal mondo reale, missione in un universo in cui le regole del gioco sono diverse, prove su prove da superare, amici e nemici (e spesso chi ti sembra in un primo tempo amico...), ritorno a casa dopo aver vinto ogni pericolo ed essere diventato, finalmente, una persona forte, matura, completa. È il modello che funziona (quasi) sempre, lo scheletro di ferro di un cinema-industria senza rivali. Ma attenti: non di soli effetti (speciali) vive lo spettatore.
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tron legacy in 3 d
di Joseph Kosinski
Fantascienza, Usa, 127'