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Decadenza è politica senza spiritualità

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Questo articolo è stato pubblicato il 23 gennaio 2011 alle ore 08:22.

Tutti parlano di caduta dei valori guardando la nave Europa naufragare lentamente in un mare mosso, neppure in tempesta. Più una "dolce morte" che una tragica lotta. La nave si inabissa di per sé tanto è zavorrata. La contabilità degli errori non basta a restituire un sussulto di dignità e di orgoglio né a produrre quegli scatti che l'Occidente ha mostrato tante volte nel corso dei secoli. Il tempo, diranno gli storici, non era ancora maturo. Certo chi vive responsabilità non può aspettare. E chi, come la Chiesa, guarda alla condizione umana in ogni suo aspetto e dignità, come si muove? Agostino parlava di città di Dio e città degli uomini, di redenzione dentro la concreta e contraddittoria realtà storica. Solo un cuore cambiato ha la forza di agire con fantasia e realismo sulle dinamiche istituzionali. La politica senz'anima è corruzione e volontà di potenza, la spiritualità senza concretezza è "una conchiglia vuota" e inservibile.
Paul Valadier, gesuita e docente a Parigi, in un piccolo pamphlet, Lo spirituale e la politica, s'interroga su queste due polarità dell'esistenza: la domanda di senso (vita rigenerata) e la convivenza tra uomini e idee diverse dentro la contemporaneità che macina obiettivi, pone traguardi, infligge tragedie, alimenta conflitti.
La premessa è chiara: un sussulto di cambiamento nella "città terrena" avviene e si conserva quando l'individuo è capace di generare comunità. Un passaggio affermato da tutti, ma pochi ricordano che la qualità umana si alimenta di cuore e sguardi diversi: il cambiamento vive di spirituale. Non si affermano valori se non c'è valore nella persona. Ma appena si parla di spiritualità si apre un universo incontrollato e anche fumoso. Qui Valadier è severo: «Lo spirituale non ha senso se non in quanto anima (dà un'anima, una vita) di una carne o di un corpo. Senza incarnazione lo spirituale diventa deleterio». Molto mondo cattolico ha da riflettere. Lo spirituale non è il consolatorio né il privato: è azione rinnovata che può trovare il martirio della testimonianza come sta accadendo nel mondo. Valadier cita Hillesum, Weil, Daniélou, Maritain, i classici e i filosofi del Novecento. Il governo degli uomini richiede una riconsiderazione del rapporto tra spiritualità e politica.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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pagg. 94 | € 12,50 lo spirituale e la politica Paul Valadier Lindau, Torino

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