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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2011 alle ore 08:22.
La comunità degli scienziati italiani è allibita. Potrei riportare decine di email e telefonate, non ultima quella di uno sconfortato Edoardo Boncinelli. Il lamento è uno solo: ci dicono che non ci sono soldi per finanziare ricercatori che all'estero ci invidiano, e che per questo sempre più spesso se ne vanno, ma la Presidenza del Consiglio, la Regione Lazio, il Comune di Roma e la Regione Puglia hanno stanziato ben 20milioni di euro da destinare a un progetto ispirato dalle fobie allucinatorie dell'ex-sessantottino Mario Capanna. L'unico al mondo ad aver visto e discusso (UnoMattina Estate del 30 luglio 2007) il sapore dell'inesistente fragola-pesce, usata anche come monito terroristico da una pubblicità Coop.
Il progetto si chiamerà, forse per assonanza con il film di Albanese, GenEticaMente. E a leggere la «piattaforma di ricerca», cioè i tipi di tecnologie e gli obiettivi del programma, vien subito da ridere. Poi, però, subentra una profonda tristezza. E uno si chiede chi possa mai aver vagliato, sul piano della plausibilità e della fattibilità, le cosiddette piattaforme di innovazione che sono state finanziate. È evidente che i ministri, presidenti di regioni, sindaci e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, non hanno chiesto, come si fa a livello internazionale per qualunque stanziamento di fondi pubblici, a un comitato di esperti neutrali, se il progetto ha una sua razionalità. Si possono capire Coop e Coldiretti, che avranno un ritorno di immagine attraverso il rinforzo della propaganda anti-ogm. Ma non è chiaro l'interesse delle istituzioni pubbliche a investire in quel pastrocchio i soldi delle nostre tasse. Che, di fatto, vengono regalati a una fondazione privata, che li userà per fare del proselitismo settario, cioè per alimentare la disinformazione contro l'uso agricolo di ogm.
Il piano si ammanta della definizione di «ricerca partecipata», cioè democraticamente controllata. In realtà è l'ennesimo esempio nazionale di manipolazione politica della scienza, nel nome di pregiudizi ideologici. È il ritorno della politicizzazione della biologia del sovietico Lysenko. I danni per una politica agraria ideologica e irresponsabile, saranno a carico dei milioni di cittadini italiani che dovranno pagare il cibo più caro in un paese che diventerà economicamente sempre più arretrato. Chi volesse esprimere un civile segno di protesta può sottoscrivere un appello alle autorità politiche e istituzionali a questo indirizzo: www.salmone.org.