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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2011 alle ore 17:48.

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«È la moda, bellezza, la moda!». E le fashon victims, a quanto pare, esistevano già nell'Ottocento. Ne volete una dimostrazione? Basta andare a visitare la mostra allestita a Rovigo, a Palazzo Roverella da Francesca Cagiannelli e Dario Matteoni. In esposizione c'è l'Ottocento Elegante, salottiero, frivolo e «à la page» dell'Italia appena fatta, fresco stato unitario che fa i conti con una aristocrazia ormai decadente e una borghesi che scalpita per assurgere ad un suo ruolo sociale e politico ben preciso.

Il verismo dei macchiaoli e le frivolezze parigine
Il 1860 e la proclamazione dell'Unità d'Italia hanno portato una ventata di rinnovamento anche nell'arte: da una parte irrompe sulla scena nazionale il verismo antiaccademico dei macchiaioli, mentre dall'altro trionfa la frivolezza dell'arte «à la mode», di gusto parigino. Sono i borghesi ricchi quelli che si fanno ritrarre e che spendono fior di quattrini per acquistare quadri che parlano del loro benessere, delle loro abitudini, della loro vita in tutti i diversi momenti. Vivacità e vitalità, corse dei cavalli, balli e ricevimenti. E sullo sfondo anche le feste popolari, i carnevali, i balli mascherati e le galanterie tra le coppie, i travestimenti e gli idilli.

L'influenza del catalano Fortuny
Una pittura serena e gradevole, segnata da questi preziosismi pittorici e curiosità tematiche, che ha il suo astro nel pittore spagnolo di origini catalane Mariano Fortuny y Marsal. Nel 1860 Fortuny è in Marocco per volontà delle autorità di Barcellona che lo hanno incaricato di documentare le campagne militari delle truppe spagnole. Dell'Africa subisce grandemente il fascino, tanto che vi farà ritorno più volte e al suo rientro in Europa porterà con sé i colori e i profumi delle terre d'Oriente, ma anche la sensualità e i languidi piaceri che promettono le donne dell'Islam, così conturbanti per la borghesia europea dell'epoca. In Italia Fortuny riscuote un notevole successo che influenza - con diversi esiti - parecchi nostri artisti: Giuseppe De Nittis, Giovanni Boldini, Domenico Morelli, Giacomo Favretto (tutti presenti a Palazzo Roverella).

Gossip di Boldini
Ma la cifra distintiva di questa mostra può essere condensata in un quadro del 1873 di Giovanni Boldini (ancora lontanissimo dagli esiti pittorici sofisticati della maturità): è «Gossip», un olio su tela di piccole dimensioni. Il pittore ritrae quel vizio diffusissimo dei salotti borghesi, il chiacchiericcio fitto fitto di tre donne immerse nei pettegolezzi, in un ambiente stile Impero sovraccarico di decorazioni, cineserie, sete e broccati.

Vittime della moda
Se all'epoca fossero esistite le riviste di moda, i quadri esposti alla mostra di Palazzo Roverella avrebbero potuto essere le foto da pubblicare per raccontare i momenti topici di questa classe sociale in ascesa, vittima dei dettami della moda soprattutto parigina, frivola e civettuola. Capolavori di decorazione, di sfarzo, di rasi, pizzi, gioielli e merletti, ventagli, vanità e voluttà. Di fronte agli occhi del visitatore scorre tutto questo, assieme ad un languore quanto mai lontano dal verismo dei macchiaioli.

L'arte si fa mercato
È l'arte che inizia a farsi anche mercato, materia economica. Il valore del quadro sarà dettato da quanto esso varrà per l'acquirente che vi si riconosce. E la borghesia italiana che stava ansiosamente ridefinendo il suo ruolo agli occhi del mondo, non poteva che sentirsi serena e fiduciosa di fronte a una tanto appagante rappresentazione di se stessa.

L'eleganza nuova
La visita alla mostra rodigina ha un'appendice nella bellissima villa Badoer di Fratta Polesine, dove in mostra sono invece esposti alcuni degli abiti e degli oggetti che il figlio di Fortuny, ossia Mariano Fortuny y Madrazo realizzò nei primi decenni del Novecento. Eleganza «nuova» perché legata ad un gusto estetico nuovo, più internazionale ed intellettuale. Nella villa palladiana sono arrivati direttamente dal palazzo-museo Fortuny di Venezia molti preziosi manufatti di Mariano figlio.

Le sete plissettate di Isadora Duncan
Pittore, costumista, scenografo, fotografo, creatore di abiti e stoffe impalpabili - come i famosi Delphos plissettati per cui impazziva anche la mitica Isadora Duncan - Mariano Fortuny y Madrazo indaga con esiti totalmente diversi da quelli del padre le linee e gli arabeschi dei tessuti orientali, il classicismo greco e i maestri veneziani del Cinquecento, traghettandoci in un mondo completamente altro. E iniziando a raccontare la storia di un nuovo secolo che nasceva.

L'ottocento elegante. arte in italia nel segno di fortuny, 1860 - 1890
Rovigo, Palazzo Roverella
Fino al 12 giugno 2011
Orario: 9.00-19.00; sabato 9.00-20.00; festivi 9.00-20.00. Chiuso il lunedì
Biglietti: intero € 9; ridotto € 7
Info: tel. 0425 460093
www.ottocentoelegante.it

L'altro fortuny. l'eleganza nuova
Villa Badoer, Fratta Polesine (Ro)
Orario: tutti i giorni 10.00-13.00; 14.00-19.00. Chiuso i lunedì non festivi
Biglietti: intero € 5; ridotto € 3

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