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Cultura-Domenica Musica

I cinquanta concerti di Paolo Fresu in Sardegna per i suoi 50 anni

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 febbraio 2011 alle ore 15:14.

Paolo Fresu, trombettista e flicornista illustre come pochi, compie cinquant'anni. E' nato il 10 febbraio 1961 a Berchidda, "la città del miele e del vino" a metà strada fra Olbia e Sassari, adagiata sui primi contrafforti del Monte Limbara nella Sardegna centro-settentrionale. Lo chiamano il trombettista insonne, oppure l'uomo dalle sette vite per la sua attività incessante e molteplice. Qualche esempio? Duecento concerti all'anno; dischi a suo nome uno dopo l'altro, a tal punto che non ricorda più quanti ne abbia incisi in trent'anni di attività; responsabilità totale del festival estivo Time in Jazz di Berchidda, fondato da lui, che quest'anno approda alle ventiquattresima edizione; una casa discografica propria, la Tuk; la direzione artistica del Festival del Jazz di Bergamo che però intende lasciare nel 2011 perché, dice, «è il terzo anno che me ne occupo e dopo tre anni un direttore artistico deve lasciare il posto ad altri»; un rapporto importante con la casa discografica tedesca Ecm per la quale ha pubblicato nel 2009 il cd Chiaroscuro in duo con il chitarrista Ralph Towner e in questi giorni esce Mistico Mediterraneo; un paio di libri firmati da lui, e si potrebbe continuare.

Adesso, per il suo mezzo secolo di vita, sta inventando un'impresa temeraria per la quale ha già trovato un nome: 50/50, vale a dire cinquanta come i suoi anni e cinquanta come i concerti che avranno luogo a sua cura in Sardegna dal 12 giugno al 31 luglio prossimi, in pratica un appuntamento ogni sera in luoghi diversi. «Come si vede» fa notare subito «il festival di Berchidda non c'entra perché avrà luogo regolarmente come ogni anno a cavallo del Ferragosto, fra il 9 e il 16. Però 50/50 inizierà a Berchidda con un concerto del mio quintetto storico: Paolo Fresu tromba e flicorno, Tino Tracanna sax tenore e soprano, Roberto Cipelli pianoforte, Attilio Zanchi contrabbasso, Ettore Fioravanti batteria, lo stesso che è il protagonista del mio ultimo cd per Tuk, il doppio Songlines/Night & Blue. Gli altri concerti vedranno sul palcoscenico i gruppi che ho riunito e diretto nel tempo e grandi solisti con cui ho collaborato e collaboro, ad esempio il pianista Uri Caine, ma anche solisti e complessi che verranno apposta dall'America. Non ci saranno sovvenzioni pubbliche, ma soltanto i contributi dei comuni interessati e degli sponsor. L'ultimo concerto si terrà a Cagliari, non si è ancora deciso chi suonerà».

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Tags Correlati: Berchidda | Ecm | Ettore Fioravanti | Hilliard | Jan Garbarek | Marina Spada | Massimo Colombo | Musica | Ralph Towner | Richard Galliano | Sassari | Uri Caine

 

Fresu sottolinea che i luoghi prescelti saranno di particolare interesse culturale, storico, sociale e archeologico. In Sardegna ce ne sono tanti, sarà imbarazzante lasciarne da parte parecchi. Un altro punto sarà l'utilizzo di energie biosostenibili per le necessità delle singole serate. In Sardegna la sensibilità per questo problema si è fatta più acuta da quando, di recente, un incidente ha provocato a Porto Torres una marea nera che le correnti portano verso Santa Teresa di Gallura. Ma ora il trombettista insonne, su precisa richiesta, mette da parte la veste di organizzatore di cultura e accenna alle sue ultimissime imprese di musicista con un eloquio da far invidia ai critici. Tiene molto al cd Mistico Mediterraneo per Ecm, basato su un insieme di linguaggi musicali che trascendono il jazz. Qualcuno già ci trova una similitudine con i cd del sassofonista norvegese Jan Garbarek in simbiosi con il classico quartetto vocale Hilliard, ma Fresu smentisce. Qui c'è la vocalità della Corsica che si avvale di sette cantori ed è diversa da quella dei sardi, tuttavia è definibile come un raffinato arcaismo non popolare, o perlomeno non soltanto popolare. Poi parla del suo tour "Back to Bach", appena terminato con i Virtuosi Italiani di Verona per rileggere la musica barocca nelle sue affinità, ben chiare agli esperti più avveduti, con il jazz contemporaneo. Ci sono contributi di Richard Galliano, Massimo Colombo e Uri Caine. Infine c'è addirittura un film, "La metafisica per le scimmie" di Marina Spada con la colonna sonora di Paolo Fresu. Può bastare? Buon compleanno, maestro.

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