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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 06:40.
Quando ha visto comparire, durante l'opening della mostra, lo schivo presidente del Banco Santander Emilio Botin, Patrizia Sandretto si è emozionata.
A Madrid per inaugurare, nella Fondazione del colosso bancario spagnolo, l'esibizione dedicata alla collezione Sandretto Re Rebaudengo, la signora torinese non si aspettava tanta affabilità da parte del settantasettenne presidente con la passione per la caccia e un gran fiuto per le Opa: «Si è avvicinato per farmi i complimenti – racconta la collezionista – e mi ha detto: non mi piace il contemporaneo, ma so apprezzare l'arte di qualità».
Eppure l'idea della mostra – che ha portato tra gli uffici e i bar della cittadella finanziaria, sede del gruppo, lo scoiattolo suicida di Maurizio Cattelan (Bidibidobidiboo), le farfalle colorate di Damien Hirst (Love is great) e il video di Douglas Gordon e Philippe Parreno su Zinédine Zidane "santone" del rituale moderno del calcio – è arrivata proprio dallo studio di Botin.
«Io e il curatore Francesco Bonami siamo rimasti incantati da un'opera di El Greco esposta su una parete», spiega Sandretto. Da qui l'obiettivo di portare nella Fondazione Santander lavori capaci di «esprimere come lo spirito e lo spazio permangano nelle radici del l'arte contemporanea».
Se è vero che molte tra le opere della collezione Sandretto esposte a Madrid sono di artisti stranieri (tra gli altri: Anish Kapoor, Cindy Sherman, Fiona Tan) spesso, come nel caso di Gordon e Parreno, la produzione e la "testa" sono italiani.
La signora ricorda quando, all'inizio della sua carriera di collezionista nei primi anni Novanta, si presentò timida al grande curatore svizzero Harald Szeemann, che le disse sorridendo: «La conosco perché è piccola ma efficiente». A distanza di 20 anni è a anche grazie a quell ' aefficienza, senza «la burocrazia e i tempi delle istituzioni pubbliche» , a che la collezione e ai lavori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sta nno agirando il mondo.
Mentre si prepara lo sbarco della raccolta aa Mosca e le sei opere di Maurizo Cattelan di proprietà Sandretto sono pronte per il Guggenheim di New York ( aprirà a in autunno la agrande retrospettiva dell'artista ), ala prossima settimana Patrizia Sandretto asarà a Stoccolma per inaugurare la quarta puntata del progetto « aFace »: una a rete d i a cinque fondazioni no n aprofit nate dall'iniziativa di collezionisti privati (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Italia; Fondazione Deste, Grecia; Fondazione Ellipse, Portogallo; Fondazione Antoine de Galbert, Francia; e Magasin 3 Stockholm Konstha l al, Svezia) , a che ha come obiettivo quello di «produrre e promuovere arte contemporanea».