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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 06:42.
Di mestiere, e con ottimi risultati, fa il manager per la Porsche Italia. Ma la passione lo porta inesorabilmente ai libri. Ne scrive, regolarmente, su alcune riviste, specializzate e no ma, soprattutto, da qualche anno li produce. Favorito dal suo cognome, la sua casa editrice porta una felice etichetta leggibile in modi diversi (Casadeilibri), e si occupa in particolare di riflettere del rapporto tra Oriente e Occidente, declinandolo spesso e volentieri sotto l'occhio complesso della religione. Da ieri, Loris Casadei, si è buttato nell'avventura di una nuova rivista, «Idem», presentata a Milano. Una rivista diretta da Vittorio Emanuele Parsi e con un comitato scientifico dove figurano tra gli a ltri Alberto Mingardi, Camilla Baresani e Massimo Cacciari. Focus tematici per ogni numero, il primo è dedicato a un argomento attualissimo: «La crisi che è. Il Paese che sarà». Grafica e contenuti promettono un livello molto alto, nella tradizione delle riviste di cultura simil-universitarie.
Lei finora è stato editore di libri. Come mai la scelta di investire su una rivista, in un momento in cui per il mondo della carta non si vedono grandi prospettive?
Le scelte umane non sono sempre e solo dettate dal conto profitti e perdite. Talvolta prevalgono i sogni, bisogni di relazione, di ricerca insita nell'animo umano. E questa rivista, anche per il suo porsi come momento di riflessione, è giusto che parta dal mezzo che ha identificato gli ultimi mille anni di storia umana, lo scritto su carta. Un segno della volontà di uscire dall'effimero.
Andrete solo in libreria o anche in edicola?
«Idem» avrà una distribuzione nazionale in tutte le librerie, ma all'inizio testeremo anche la distribuzione in edicola in alcune provincie italiane.
Come è strutturata la redazione e come vengono scelti i contributi?
La rivista è divisa in sezioni, ars politica, economia e società, anima e forme (cultura e arti varie).
Quali temi affronterete?
La redazione esprime questa pluralità di ambiti, persone diverse per formazione culturale, interessi, ma che condivide una comune sensibilità liberal, intenzionata a promuovere aperte riflessioni, analisi e proposte originali e indipendenti su questioni chiave per il nostro futuro. L'intento è di creare una rivista di opinione, capace di stimolare il dibattito pubblico.