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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2011 alle ore 17:57.
Il prestigioso premio letterario Grinzane Cavour risorto nel 2010 come Lattes Grinzane ha ripreso a vivere e a compilare il suo carnet di artisti. La nuova lista inizia con Caterina Bonvicini, Valerio Magrelli, Colum McCann, i vincitori della prima edizione del «Premio Bottari Lattes Grinzane», sezione Il Germoglio, quella cioè dedicata alle promesse della letteratura, giovani autori che in futuro potrebbero diventare solide querce da Nobel.
Vila-Matas
Come lo scrittore spagnolo Enrique Vila-Matas (Barcellona, 1948) che ha trionfato proprio nella sezione del Premio intitolata «La Quercia» e dedicata a Mario Lattes, editore, artista e scrittore scomparso nel 2001, nonchè marito di Caterina Bottari Lattes, che ha voluto far rinascere questo premio sulle ceneri del vecchio Grinzane Cavour. Vila-Matas, prolifico autore di romanzi, racconti, articoli e saggi, tradotto in 29 lingue, definito da diversi critici «il maggior scrittore spagnolo vivente», scelto all'unanimità dalla giuria tecnica, si porterà a casa il titolo e un bel gruzzolo di 10mila euro. La cerimonia di designazione è avvenuta sabato 26 febbraio presso la "Cantina Terre del Barolo" a Castiglione Falletto ma la premiazione avverrà sabato 1 ottobre a Monforte d'Alba nella dimora storica, Hotel Villa Beccaris. Ma quali sono i romanzi vincitori?
Caterina Bonvicini
Caterina Bonvicini, classe 1974, fiorentina residente a Roma, classe 1974, ha scritto «Il sorriso lento» (Garzanti, 2010), un romanzo che ha per tema la morte e il lutto di una cara amica. Ma come recita la motivazione del critico Paolo Mauri, il romanzo «alla fine è una celebrazione del vivere, soprattutto nella sua declinazione quotidiana delle piccole abitudini e delle follie che si fanno da ragazzi: quando il tempo da consumare sembra infinito e nessuno sospetta che la sabbia della clessidra stia per finire». E lo stile? «Frasi brevi che si rincorrono ansiogene, talorta esasperate, talora dolcissime, comunque con un ritmo che tiene dalla prima all'ultima pagina».
Valerio Magrelli
Il secondo vincitore è Valeri Magrelli (romano, classe 1957, traduttore, saggista e ordinario di Letteratura francese all'Università di Cassino), autore di «Addio al calcio» (Einaudi, 2010) che ha avuto l'originale idea di scrivere un romanzo composto da novanta racconti da un minuto e diviso un due tempi da quarantacinque minuti ciascuno. come una vera partita di calcio. Un rincorrersi di aneddoti, ricordi, storie di vite più o meno illustri. La motivazione del premio di Giovanni Santambrogio, caporedattore del Il Sole 24 Ore Domenica, recita: «Ogni minuto calcistico è un pagina, un'azione della vita. Il libro diventa un gioco tra memoria e presente, tra sogno e realtà. Ne esce un almanacco dei giorni, una biografia personale in novanta flashes dove il fascino dell'evocazione narrativa dialoga con la forza della parola poetica che scolpisce il tempo».