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Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2011 alle ore 08:22.

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Impulsivo, coltissimo, serafico, all'occorrenza buon diplomatico e, soprattutto, gran parlatore. Francesco Zorzi, con i suoi molteplici talenti e con le sue non meno molteplici illusioni, impersona a buon diritto i fasti e le contraddizioni del Rinascimento italiano.
Nato nel 1466 da una nobile famiglia veneziana, entra ancor giovane nell'Ordine francescano. Aderisce all'Osservanza, e per gran parte della vita resta legato al convento di San Francesco della Vigna, nel sestiere di Cannaregio. Nel 1494 salpa alla volta della Terra Santa: un viaggio che lo entusiasma, e trasforma il suo interesse per la storia ebraica in un'esperienza creativa e vitale. Di ritorno a Venezia, il francescano s'immerge nello studio dell'ebraico. Sebbene in città non vi sia ancora una comunità ebraica stabile (si creerà solo dopo il 1509), il gran emporio veneziano ferve di curiosità per la tradizione giudaica. La curiosità del francescano si spinge anche nel dominio, ancora quasi inesplorato, della mistica ebraica. Seguendo le orme dei primi cabbalisti cristiani, Giovanni Pico e Johannes Reuchlin, affronta gli ardui testi dei visionari sefarditi. È forse il primo, tra i cristiani, a padroneggiare ampie porzioni dello Zohar, il capolavoro della qabbalah duecentesca. Da queste letture sterminate nascono le opere della maturità: L'armonia del mondo, pubblicata nel 1525, e i Problemi, apparsi nel 1536. Soprattutto L'armonia, con la sua mole imponente, è una vera enciclopedia dello scibile. Non una farragine di nozioni, ma un libro che si fa ancora leggere per lo stile raffinato, e per l'utopia simbolica che lo anima. L'armonia di cui parla il titolo è quella, segreta e divina, che lega tutti gli aspetti del reale, una consonanza musicale d'intenti e di ragioni che è possibile cogliere sotto il velo delle apparenze. Per scoprire questo ritmo arcano della creazione, il francescano di Venezia si affida al potere ermeneutico dell'ebraico, la lingua con cui Dio stesso diede vita al cosmo.
Secondo Zorzi, dalle parole semitiche sgorga il canto della natura, e poi la vicenda degli uomini, e il disegno salvifico della storia. L'armonia del mondo, composta in latino, è un sorprendente progetto intellettuale, ora per la prima volta reso accessibile in italiano dalla traduzione di Saverio Campanini, accompagnata da un ricco apparato di note e commenti. Una smisurata città ideale di parole da riscoprire e in cui, perché no, gradevolmente perdersi.
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Francesco Zorzi a cura di Saverio Campanini Bompiani, Milano pagg. 2.982|€ 50,00
l'armonia del mondo

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