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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 16:25.

Dieci anni di sperimentazione per poi esplodere in quel di Hollywood e lasciare il segno nella storia del cinema. La XXIX edizione del Bergamo Film Meeting(www.bergamofilmmeeting.it 12-20 marzo) omaggia il periodo inglese (gli esordi) di Alfred Hitchcock proponendo tredici pellicole, da«Blackmail» (Ricatto) a «Jamaica Inn » (La taverna della Giamaica), dal 1929 al 1939, anno in cui David O. Selznick (produttore di «King Kong») chiamò negli States il regista di «Psyco»per filmare «Rebecca» (Rebecca la prima moglie). Lungometraggio che apre un’altra sezione del festival denominata «Psycho Thrille».
Il sonoro entra nella pellicola
Da appassionato di disegno (realizzava i titoli di testa e di coda per la casa di produzione Famous Player Lasky Corporation), il futuro maestro del brivido diventa appassionato di cinema quando il conterraneo Michael Balcon gli offre l’opportunità di realizzare il suo primo film, «The Pleasure Garden» (Il giardino del piacere, 1927). Peccato che non sia stato inserito in rassegna, una parte venne girata tra Como, Genova e Sanremo. Ma è con «The Lodger» (Il pensionante) che l’estro visivo del cineasta inizia a palesarsi, debitore del cinema di Lubich,Lang e Murnau. «Ricatto»mostra l’esordio del cosiddetto touch.
Ricco e strano, il miglior film del periodo inglese
Per la prima volta nella storia del cinema britannico il sonoro accompagna la pellicola: in questo film Hitchcock riuscì a rendere tangibile l’inesprimibile con il solo ausilio un “drin” e si fanno chiare le sue linee tematiche: dal labile confine tra colpa e innocenza al sospetto, al doppio. La suspense stava entrando nelle sale cinematografiche, così come accadeva leggendo un testo di Edgar Allan Poe. Il lavoro sul sonoro prosegue con «Murder! » (Omicidio, 1930), «The Skin Game» (Fiamma d’amore, 1931) e «Rich and Strange» (Ricco e strano), ritenuto da Hitch il suo film migliore del periodo inglese. Qui l’indagine poliziesca lascia spazio a una commedia su una crisi di coppia.
«The Man Who Knew too Much»(L’uomo che sapeva troppo, 1934), nato durante la luna di miele a St. Moritz con Alma Reville, avrà riscontro anche negli Stati Uniti quando il soggetto fu ripreso per il remake del 1956, seguirono «The 39 Steps»(Il club dei 39, 1935), «The Secret Agent» (L’agente segreto, 1936), un terzo film di spionaggio in cui l’intrigo politico e romantico viene usato per controbilanciare l’evoluzione del dilemma morale. In «Sabotage» (Sabotaggio, 1936) Hitchcock cerca di «realizzare una regia di strabiliante virtuosismo che ricorda le migliori pellicole hollywoodiane, pur conservando una tipica eleganza inglese», scrivono Eric Rohmer e Claude Chabrol nel loro libro sul maestro. Insomma quel ragazzo nato a Leytonstone si stava preparando a sbarcare nel nuovo continente, a diventare il nuovo Fritz Lang, e a toccare con mano le contraddizioni di Hollywood.
XXIX Bergamo Film Meeting
12-20 marzo
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