Dalle dive sovrappeso all'uomo chiamato Chabal. Se il sex symbol diventa brutto

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La nuova estetica sexy

È vero: quando si parla di letteratura la sostanza dovrebbe venire prima della forma. Tuttavia si sa che, da Oscar Wilde in poi, l'autore è trendsetter almeno quanto ciò che scrive, se non addirittura di più. I nostri anni Novanta, per esempio, furono segnati dal fascino discreto di Alessandro Baricco che discettava di Omero, Puccini e Carver ravviandosi la poeticissima chioma striata d'argento e tirandosi su le maniche del pullover tinta unita. Effetto? File in libreria, valanga di richieste di iscrizione alla Scuola Holden. Negli anni Dieci, invece, il «bello» non vende più come una volta: vedi alla voce Alessandro D'Avenia, un angioletto di Pontormo che la Mondadori ha lanciato col titolo «Bianca come il latte rossa come il sangue» ma non ha reso (in termini commerciali e di critica) come si sperava. Dov'erano i suoi potenziali lettori e le lettrici che avrebbero dovuto subissarlo di richieste di dedica? Probabilmente a idolatrare Roberto Saviano, caso letterario con «Gomorra», caso televisivo con «Vieni via con me», caso politico con la querelle «vado via-anzi resto» nei confronti della Mondadori di Marina Berlusconi. Uno che evidentemente aderisce in pieno alla nuova estetica: calvo, barba incolta, occhiaie tipiche di chi vive braccato, monociglio Beppe Bergomi style, magrezza che esalterebbe una tela di Edvard Munch. Poi cercate su Google le parole chiave «Saviano» e «sexy» e scoprite quante blogger ne trovano affascinanti le fattezze fisiche.
Questo è molto semplicemente il Paese in cui, ai premi letterari, i presentatori famosi indugiano sulla scollatura della Silvia Avallone di turno ma alla fine i riconoscimenti vanno a Michela Murgia.
Essere sovrappeso non è più tabù. Neanche a Hollywood, dove i teenager impazziscono per quel funambolo di adipe che risponde al nome di Jack Black. Tutto hamburger e rock and roll. Perché la lezione di John Belushi non è passata invano. Perché anche da quelle parti, dopo i primi dieci anni di Terzo millennio, qual cosina sta cambiando. Qualcosina che ha a che fare con il concetto di bello.

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