Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2011 alle ore 08:24.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
saggezza ebraica
come guida per la vita
Online potete trovare l'articolo «Fatti e valori della conoscenza» che Hilary Putnam, vecchia conoscenza di queste pagine, ha scritto espressamente per noi proprio sui rapporti tra Scienza e filosofia (vedi Il Sole 24 Ore - Domenica del 9 gennaio). E mentre in Svezia gli viene assegnata quella sorta di Nobel per la filosofia che è il Rolf Schock Prize, in Italia esce uno dei suoi libri più sorprendenti, Filosofia ebraica, una guida di vita. Rosenzweig, Buber, Levinas, Wittgenstein, a cura di Massimo Dell'Utri e con un saggio dello stesso Dell'Utri con Pierfrancesco Fiorato, in libreria il 31 marzo (Carocci, pagg. 144, € 15,00) e di cui proponiamo uno stralcio. Può un filosofo della scienza coltivare uno spirito religioso senza tradire i propri assunti di fondo? Putnam si è accorto che è possibile fin dalla metà degli anni 70, quando "scoprì" l'ebraismo e si accinse a studiare figure di spicco come Franz Rosenzweig, Martin Buber ed Emmanuel Levinas. A esse aggiunge Ludwig Wittgenstein, che, sebbene ebreo non praticante, ha sviluppato una concezione della religione a loro affine, che Putnam aveva già analizzzato in uno splendido capitolo di Rinnovare la filosofia (1992). Rinnovare la filosofia, appunto, per trasformarla in un'utile guida per la vita. – Ar.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA