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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2011 alle ore 17:46.

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"Si comincia così: qualcosa in cambio di niente… che ti porta alle frodi". Lo spot di Sky fa venire voglia di vederli assieme davvero, i due consulenti della polizia più in del momento – il fenomeno, come si vede, continua: tanti poliziotti, ma soprattutto tanti "quasi poliziotti", esperti che aiutano le forze dell'ordine, agenti privati del tesserino ma in servizio effettivo, psichiatri, medium, scienziati. Sarebbe strepitosa una puntata con il più grande scopritore di chi dice il falso, Cal Lightman, interpretato dal fuoriclasse dinoccolato e dallo sguardo in diagonale, Tim Roth, e il bello ma bravo e soprattutto falsario, il migliore, Neal Caffrey, interpretato da Matthew Bomer. "Le cravatte?". "Sopravvalutate", risponde Neal tornato in carcere e privato dei suoi amati completi.

Il gioco non è nuovo ed è stato anche sperimentato sul serio, come la protagonista di Modern Family che sbuca in un video (per gioco) di Glee per discutere di quale sia la migliore serie del momento. E chissà quante volte c'è capitato di esclamare: "Ma questo fa anche…". I casi di attori che passano da una serie a un'altra non si contano, tra Lost, Friends, Castle, Melrose Place, Csi e anche in The White Collar l'amico del protagonista è il confidente omessuale di Carrie in Sex and The City. Loro due assieme farebbero un tv movie evento: lui, Lightman, è noto e passa il tempo a studiare linguaggio del volto e del corpo per capire chi mente in Lie to me. L'altro, Caffrey, invece usa il linguaggio del corpo e del volto, molto avvenente, per dire bugie, creare falsi, ma così arrestare i colpevoli. Lo fa da quando il primo poliziotto che riuscì ad arrestarlo accettò l'offerta di farlo uscire di prigione in cambio delle sue infallibili, "al 93 per cento dei casi", soffiate per beccare un suo (ex) collega falsario o simile. Assistere a una gara all'ultima bugia detta o svelata tra il James Bond della tv, Caffrey, giunto alla sua seconda stagione su Fox, mentre Lie to me è già alla terza, e il dottor Lightman sarebbe pane e nutella per noi telespettatori, silenziosamente affezionati ai due sottili giochi di seduzione paralleli tra il genietto e la fedele collega, tra il bene e il male, tra il vero e il falso. Sempre in concorrenza tra loro, magari anche in tv.

http://danielebellasio.blog.ilsole24ore.com/

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