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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2011 alle ore 13:52.

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Sarà "Aida" di Giuseppe Verdi a inaugurare il Festival del Maggio Musicale FiorentinoSarà "Aida" di Giuseppe Verdi a inaugurare il Festival del Maggio Musicale Fiorentino

Sarà "Aida" di Giuseppe Verdi a inaugurare, il prossimo 28 aprile, la settantaquattresima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Fulcro di un cartellone dedicato all'Italia e alla sua grande cultura musicale, dalla nascita dell'opera lirica, all'apice del melodramma, alla contemporaneità. «Un Maggio tricolore, un omaggio all'Italia nei 150 anni dell'Unità», ci racconta il direttore artistico Paolo Arcà.

Mehta, Ozpetek, Dante Ferretti, sono loro a firmare una produzione di «Aida» «fra Egitto, Turchia, Italia, un percorso nel Mediterraneo con una centralità italiana», prosegue Arcà. Lontana dalle usurate banalizzazioni, poco retorica e nemmeno tanto trionfale, sarà un'edizione in cui Zubin Mehta, storico direttore principale del Maggio, farà risaltare l'aspetto lunare, oscuro. Sulla stessa lunghezza d'onda le scelte fronte palcoscenico. C'è la sabbia, c'è il deserto, c'è la solitudine dei singoli per il debutto nella lirica di un regista che già nei suoi film ha dato prova di vena melodrammatica, Ferzan Ozpetek .

Lo scenografo di Fellini e Scorsese, il premio Oscar Dante Ferretti, debutta pure lui in «Aida», ma di Egitto se ne intende, visto che è stato chiamato a curare l'allestimento del Museo Egizio di Torino e pure quello del Cairo (rivoluzione permettendo). Nel cast il soprano cinese Hui He, che ha già cantato il ruolo diretta da Mehta a Vienna, Marco Berti come Radamès e Luciana D'Intino Amneris. Diretta Rai 5 e cinematografica per la recita del 3 maggio, mentre il 12 (ultima replica) arriva il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma il cartellone vede anche altre due opere come simbolici alfa e omega della storia della lirica in Italia: «L'incoronazione di Poppea», di Claudio Monteverdi, in uno spettacolo firmato Pier Luigi Pizzi proveniente da Madrid, uno specialista come Alan Curtis sul podio (dal 18 giugno), e «L'Italia del destino», opera contemporanea su commissione del Maggio Musicale, in prima esecuzione assoluta (15 maggio). «Nel capolavoro di Monteverdi entrano per la prima volta prepotentemente in scena gli affetti umani, e non più figure del mito – spiega Arcà -, mentre Luca Mosca col librettista Gianluigi Melega hanno scelto come soggetto un reality televisivo». Saremo infatti all'interno della casa del Grande fratello, con tutto il campionario del genere, dal palestrato, alla cameriera sexy, al cantante stonato, alla stilista. Per mostrare, negli intenti degli autori, cosa è diventato il nostro paese a 150 anni dal Risorgimento. E, ci si può scommettere, non ci sarà da stare allegri.


«La centralità dell'Italia si esplica anche in altri appuntamenti – prosegue Arcà. «Viaggio in Italia» (19 maggio) propone venti canzoni popolari di venti regioni italiane, trascritte da venti compositori italiani, da Azio Corghi, a Sylvano Bussotti, Ennio Moricone, tutte in prima esecuzione assoluta, con cui ho cercato di fotografare lo "stato dell'arte" della composizione in Italia. Fino al concerto finale (23 giugno) dove Mariella Devia proporrà per la prima volta in un unico programma i tre finali delle tre regine donizettiane, intervallati dalle sinfonie delle opere relative».

Il 29 aprile Mehta festeggia il suo settantacinquesimo compleanno dirigendo l'amico Daniel Barenboin nel Concerto n. 2 in la maggiore R. 456 per pianoforte e orchestra di Franz Liszt, di cui si celebrano i duecento anni della nascita con un «Ciclo Litz» affidato ai giovani talenti dell'Accademia Pianistica di Imola, della Scuola di musica di Fiesole e del Conservatorio Cherubini di Firenze. Il 22 maggio un importante ritorno: Semyon Bychkov dirige orchestra e coro del Maggio nel «War Requiem op. 66» di Benjamin Britten. In tempi di vacche magre, solo una grande orchestra ospite, la Philharmonia Orchestra (http://www.philharmonia.co.uk/ ) col suo direttore principale Esa-Pekka Salonen , il 17 giugno.

Fedeli al detto che la necessità aguzza l'ingegno, a sorpresa, fissati i paletti degli appuntamenti imprescindibili, sono fioriti intorno al Maggio tutta una serie di appuntamenti nati dalla collaborazione con le altre realtà cittadine. Così, in due mesi, il calendario propone oltre settatanta, fra mostre, letture, incontri, convegni, cinema e incursioni nella contemporaneità più agguerrita e visionaria, come, il 5 maggio alla Stazione Leopolda, nell'ambito di Fabbrica Europa , la «Missa Ockeghem», prima assoluta per un'opera fra musica rinascimentale ed elettronica con video scenografie animate dai progetti dell'architetto Giovanni Michelucci. Il «Maggio altra musica» porterà per la prima volta in Italia la figlia di Sting col suo gruppo Blame Coco (13 maggio) e il 21 giugno Nicole Mitchell in jazz. Nel cartellone di «Maggio Bimbi», dedicato ai più piccoli, spicca, oltre al balletto «Pinocchio», il concerto del 14 maggio. Laura Bortolotto, violinista quattordicenne, sarà la solista del «Concerto in re maggiore K 218 per violino e orchestra» di Mozart diretto dal ventitreenne, stella emergente, Andrea Battistoni. Nella seconda parte, «Pierino e il lupo» di Prokof'ev. Voce recitante la superstar fiorentina del momento, il sindaco Matteo Renzi. Che riesce così ad esercitare contemporaneamente i tre ruoli di sindaco, presidente della Fondazione del Maggio, attore in palcoscenico. «Ma chi più Pierino di lui?», chiosa Arcà.

74° Festival del Maggio Musicale Fiorentino
28 aprile-23 giugno 2011

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