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Questo articolo è stato pubblicato il 24 aprile 2011 alle ore 08:21.

A differenza dei freaks di un'altra sudista americana, altra gotica secondo Fiedler, Carson McCullers , che amava i diversi e prediligeva la diversità considerandola figura d'elezione, i "mostri" e il mostruoso di Flannery O'Connor hanno sembianze spesso normali e usano la loro difformità, la loro deviazione e la loro violenza per stanare il mistero che abita la vita umana, l'irruzione spesso insopportabile della grazia nel territorio del diavolo, il soprannaturale annidato o appostato dietro il naturale. Perché, scrive O'Connor nel folgorante saggio intitolato Un ricordo di Mary Ann, se le forme del male ricevono in genere espressione adeguata, e per loro si addestra ogni tipo di grottesco, non altrettanto accade con le forme del bene. «Le forme del bene devono accontentarsi di un cliché o di una lisciatina che finisce per indebolire il loro reale aspetto»: pochi le hanno fissate abbastanza a lungo per sapere che anche l'aspetto del bene può essere grottesco. Ma la scrittrice non vuole solo confliggere con il conformismo laico e progressista o con il perbenismo dei devoti. Vuole affermare insieme alla sua verità della fede anche la sua verità della scrittura. «I romanzi scritti male – a prescindere da quanto sia pio ed edificante il comportamento dei personaggi – non sono buoni di per sé e quindi non sono realmente edificanti». Per questo la narrativa di Flannery O'Connor non sfiorisce col tempo e resta sempre sorprendente: la letteratura non coincide per lei con il naturalismo o con il realismo sociologico di molti suoi contemporanei ma è un invito alla visione, anzi «un invito a visioni più profonde e strane». «Il poeta» scrive «è cieco per tradizione, ma il poeta cristiano, e anche il cantastorie, è come il cieco toccato da Cristo, che guardò e vide uomini come fossero alberi, ma in cammino».
© RIPRODUZIONE RISERVATAcosa leggere Il libro appena uscito
Flannery O'Connor, Il volto incompiuto, a cura di Antonio Spadaro, traduzioni di Elena Buia e Andrew Rutt, Bur, pagine 172, € 9,50.
Le altre opere
di Flannery O'Connor in italiano
La saggezza nel sangue, Garzanti, 2010;
Il cielo è dei violenti, Einaudi, 2008;
Tutti i racconti, due volumi a cura di M. Caramella, Bompiani 2009;
La schiena di Parker. Scritti e racconti,
antologia a cura di D. Rondoni e M.S.Falagiani, Rizzoli, 1998;
Sola a presidiare la fortezza. Lettere,
a cura di Ottavio Fatica, Einaudi, 2001;
Nel territorio del diavolo. Sul mistero di scrivere, minimumfax 2010.
I libri citati
Harold Bloom, Il genio, Rizzoli, 2002;
Leslie Fiedler, Freaks, Garzanti, 2009.

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