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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2011 alle ore 12:20.

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Danza in musica l'estro di Pippo Delbono, in prima assoluta al Teatro Verdi di Padova. Sulle note del Macbeth verdiano si apre il suo nuovo spettacolo: Dopo la battaglia. Nato come opera lirica per il Teatro Massimo Bellini di Catania, un progetto naufragato a causa dei tagli economici e incomprensioni, sparita orchestra e coro, si è trasformato in opera elegiaca. Piroettata, musicata, declamata, urlata, nell'inconfondibile linguaggio teatrale delboniano, che stavolta amplia il suo sguardo illimitato verso l'universo femminile e con furore amorevole dal buio del presente ci trasporta naufraghi verso la fede, come speranza all'infinito, unica possibilità di cambiamento.

Basta solo attraversare il campo di battaglia del selvaggio dolore di essere uomini, districarsi contro la follia intesa come demenza esistenziale, contro le esclusioni, l'emarginazione, fuggire dalle stanze del potere e dei segreti. Basta ascoltare senza cercare trama o soluzioni, abbandonarsi alle pulsioni, per affrontare il cammino nell'oscurità dei nostri scandalosi tempi.

Basta seguire il flusso di Delbono, che usa tutti gli strumenti in suo possesso: arti visive, tecniche cinematografiche, musica, danza e cultura teatrale. Le splendide luci e ombre svelano uno stanzone grigio, enorme spazio della mente imprigionata, quadri scenici che ricordano atmosfere magrittiane, siparietti surreali, slanci lirici spiazzanti come saette, nel segno tracciato da Pippo: emozionale, fulmineo, toccante.

Metafore per immagini, icone, la valenza testimoniale dell'esistere invece dell'apparire, le parole ardenti di Artaud, Pasolini, Kafka, Alejandra Pizarnik, Whitman, svettano sulla fatiscente crisi delle coscienze del mondo attuale. Soffia un vento di lacerante bellezza, senti i pensieri danzanti, il bisogno d'amore trova ricovero nel calore e nella tenerezza, quando l'anima fragile e indomita supera la paura.

C'è una forza estrema e salvifica in questo spettacolo che contagia, i componenti della Compagnia Delbono, attori unici, tramutanti e camaleontici in un moto perpetuo. C'è la fisicità e la voce respirante e incisiva di Pippo, la musica malinconica e suggestiva del violino di Alexander Balanescu, la magia sulle punte e l'energia fluttuante di Marie Agnes Gillot, etoile dell'Opera di Parigi, i movimenti di memoria bauschiana di Marigia Maggipinto, la danza tribale e dilaniante di Grazia Spinella.

Un lavoro di squadra sincronico che trascina fuori dal labirinto, liberi, lontani dalla sclerosi mentale, sulle note di Verdi, Pagani, Herny Salvador, Elis Regina, Irene Jacob. Stupore, malia, seduzione dell'azione dal vivo fanno tremare i polsi, mentre senza tregua assistiamo a uno spettacolo imperdibile. E si danza, si danza, si danza, nel mare naufragante del Lago dei cigni, nello sguardo di Pina Bausch che rende visibile l'invisibile, nei corpi flessuosi della danza delle rose rosse. Impossibile descrivere la spontanea sapienza scenica di Bobò, sordomuto con l'anima tatuata da cinquanta anni di manicomio, è a lui che Pippo dedica in modo speciale la sua ultima creatura teatrale: "A questo piccolo grande uomo che mi ha ridato la vita". Dopo la battaglia, inno all'amore senza confini, per tornare a essere, per commuoverci, per vedere oltre. Per un teatro che ci insegna a vivere.

"Dopo la battaglia" di e con Pippo Delbono e Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Lucia Della Ferrera, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson La Riccia, Marigia Maggipinto, Julia Morawietz, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella con lapartecipazione di Alexander Balanescu e Marie Agnes Gillot

Scene di Claude Santerre-Costumi di Antonella Cannarozzi- Musiche originali di Alexander Balanescu-Luci di John Resteghini. Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Thèatre du Rond Point Parigi- Thèatre de la Place-Liegi. Si ringrazia: Teatro pubblico pugliese e Cinèmateque suisse.

In scena fino all'8 maggio al Teatro Verdi di Padova
Dal 17 al 22 maggio Teatro Carignano -Torino
Dal 18 al 23 ottobre Teatro Piccolo Streher - Milano

Dal 1 al 13 novembre Teatro Argentina - Roma

http://www.pippodelbono.it/

http://www.emiliaromagnateatro.com/

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