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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2011 alle ore 22:55.

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Grandi numeri e grandi titoli per l'Arena di Verona, che inaugura il prossimo 17 giungo l'ottantanovesima stagione forte degli oltre quattro milioni e mezzo di spettatori dell'anno passato. Sei le opere in cartellone, fra classici della tradizione areniana, monumentali e stupefacenti, dove pulsa più forte l'anima nazional-popolare che il melodramma ai giorni nostri ha quasi perso, e titoli più intimi, che hanno ormai vinto la sfida degli ampi spazi areniani. Così, fino al 16 settembre, il cartellone propone, per un totale di quarantanove serate, una sapiente fusione dei due ingredienti. Due nuove produzione ad aprire e chiudere la stagione, storici allestimenti nel segno dei 150 anni dell'Unità d'Italia, riprese di spettacoli felici, voci d'eccellenza.

Titolo inaugurale: "Traviata", di Giuseppe Verdi (nove recite fino all'11 agosto), il 17 giugno. Spettacolo firmato da uno dei più geniali registi del teatro musicale di questi anni, il pluripremiato mago argentino Hugo De Ana. Un "ring" dentro la gigantesca cornice di un quadro: così De Ana vive il dramma di Violetta, donna indipendente, moderna, sola, vittima del conformismo imperante. Che si spegnerà in una immacolata e tragica fotografia in bianco e nero di fine Ottocento. Sul podio un direttore di caratura internazionale come Carlo Rizzi. Il soprano albanese Ermonela Jaho, trionfatrice nel ruolo lo scorso anno al Covent Garden di Londra, sarà Violetta. Si alternerà nelle recite con un'altra affermata Traviata, la connazionale Inva Mula. Alfredo avrà la voce di Francesco Demuro, che successivamente affronterà il ruolo a Vienna, a Parigi (Opéra Bastille) e al Metropolitano di New York. A lui si alterna l'ancor più giovane e già lanciatissimo Francesco Meli.

Secondo titolo in cartellone, con ben quindici recite, "Aida", nello storico allestimento del 1913 di Ettore Fagiuoli. Imponente e solenne, con uno dei trionfi più "trionfali" mai dati a vedere, un vero "must" identitario per l'Arena. Dal 18 giugno si alterneranno fra gli interpreti molte fra le migliori Aide e i migliori Radamès dei giorni nostri, da Micaela Carosi, Amarilli Nizza, Hui He, Lucrezia Garcia, a Fabio Armiliato, Salvatore Licitra, Carlo Ventre, Walter Fraccaro, Marcello Giordani. Daniel Oren sul podio.
Dal 25 giugno torna il "Barbiere di Siviglia" di Giacomo Rossini, nell'allestimento incantato ideato da De Anna, tutto profumato di rose gigantesche. Un "Barbiere" di debutti eccellenti, primo fra tutti quello del veronese Andrea Battistoni sul podio. Ventiquattro anni, un futuro molto prossimo da star della bacchetta, forte dell'accordo di collaborazione pluriennale col Maggio Fiorentino targato Zubin Mehta e del debutto scaligero nel 2012 col mozartiano "Nozze di Figaro".

Dal 9 luglio altro titolo verdiano: "Nabucco", nella riedizione storica per i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia, dove una torre di Babele destinata a sgretolarsi nel finale incombe sulla scena. Fra gli interpreti, illustri voci areniane quali Ambrogio Maestri, Marco Vratogna, Leonardo López Linares, George Gagnidze per Nabucco, Dimitra Theodossiou, Maria Billeri e Lucrezia Garcia come Abigaille. Direttore, Julian Kovatchev. Repliche fino al 1 settembre.

Poesia delle piccole cose invece nell'incanto dei tetti parigini della "Boheme" di Puccini firmata William Orlandi. John Neschling sul podio. Ma punto di forza assoluto sarà la presenza di interpreti del calibro di Fiorenza Cedolins e Marcelo Alvarez come Mimì e Rodolfo. Dal 6 agosto fino al 2 settembre.

Infine, mancava da cinquant'anni sul palcoscenico areniano, "Roméo et Juliette", di Charles Gounod. Una bella sfida per questi spazi. Il giovane regista Francesco Micheli (debuttante in Arena come lo scenografo Edoardo Sanchi) farà vivere la vicenda in una specie di teatro "Globe" dentro un altro teatro, l'Arena. Con tutta la città in scena. I due protagonisti sono i giovani emergenti Nino Machaidze e Stefano Secco, dirige Fabio Mastrangelo. 20, 24, 27 agosto.

Arena di Verona, 89° Festival lirico
Verona, 17 giugno-3 settembre 2011
www.arena.it

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