Franco Loi, l'angelo in un soffio

¶ È che Loi ha trovato l'aria. È che Loi è il poeta più di ogni altro capace in questo lungo passaggio o tunnel di secolo di dar voce alla pelle, ai brividi, agli amori, alle indignazioni delle persone del popolo. Di quelli cioè che lavorano e hanno i problemi di chi lavora: il pane e il senso della fatica e del vivere. I veri, reali problemi umani. Per questo Loi ha traversato senza restarne schiavo tutte le seduzioni più insidiose, quelle che vengono dalla mente. Le astrazioni sterili, capaci solo di generare le ideologie, i formalismi estetici, le finte sicurezze accademiche. Che fan mancare l'aria. L'opera sua pur procedendo in varie direzioni, con crescita e tenuta, ha finito per arroventarsi soprattutto intorno a una proposta di cui ora l'ottimo editore Aragno ha pubblicato il quinto "passaggio". Un'opera, una figura: «l'Angel». Ora, recita il titolo del libro Aragno, entra in scena l'Angel de aria. In scena perché anche l'opera di Loi, nata per una collaborazione con il Pierlombardo di Milano, è scritta per esser "detta" come sempre più accade nella poesia contemporanea. Uno dei modi di togliere la poesia dalle paludi dei laboratori sterili delle sperimentazioni fasulle, è portare la poesia alla prova della lettura pubblica, della condivisione primaria, dell'ascolto. Loi consegna a tale poesia l'Angel, sulla interpretazione del quale già si accaniscono in molti. Ma il poeta parla dell'Angel al nostro animo con la libertà e l'obbedienza di chi offre una figura non riducibile a definizioni: un angelo in senso tradizionale, un alter ego, una voce del mistero, un emblema della poesia... L'Angel di Loi riassume e sfugge a tutte queste definizioni. Poiché rappresenta appunto l'indefinibile secondo le categorie che normalmente usiamo per la vita e il suo manifestarsi. L'Angel è un altro livello di manifestazione della vita, la visita di una verità che non sapremmo costruire. Loi come i poeti autentici e con l'autorevolezza del suo lungo e vivissimo percorso (quanti giovani in dialogo con lui!) indica la sua figura poetica. Lascia
tra noi il suo Angel. Per tutti coloro che cercano notizie profonde dell'esistenza invece che l'invasivo e banale notiziario della non-vita.
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