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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2011 alle ore 12:42.

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Particolare della copertina di RedParticolare della copertina di Red

Paul Moses è un ex agente della CIA in pensione, dedito a una vita appartata e tranquilla. I suoi unici contatti con il mondo esterno sono dati dalle telefonate con Sally, impiegata nella gestione pensionati della Central Intelligence Agency, e dalla nipotina che vive nella costa orientale dell'Inghilterra. Contatti virtuali, dal momento che Moses, per scelta e per accordi con la CIA, deve vivere in una specie di esilio volontario.

Per Moses è una scelta necessaria perché solo in questo modo può sopravvivere al ricordo del male che ha visto e, soprattutto, compiuto. Il suo curriculum gli è valso la fama di killer più spietato del mondo e la logica conseguenza è che prima o poi qualcuno gli presenterà il conto. «Convivo con tutto quello che ho fatto.

Alla fine era necessario che soffrissi anch'io» confiderà a Sally. E, infatti, a chiedere la sua testa sono gli stessi individui che per anni si sono avvalsi dei suoi servigi. Nessuno deve sapere ciò che Paul Moses fece per il governo americano e il modo più sicuro perché l'uomo taccia è eliminarlo. Così Moses (in codice "Red", acronimo per Retired Extremely Dangerous) inizia una fuga che è anche un inseguimento: l'uomo è al contempo preda e cacciatore, sulle tracce del mandante del proprio omicidio.

Warren Ellis è lo sceneggiatore e l'ideatore della miniserie "Red" (uscita negli USA per DC Comics e pubblicata in Italia da Magic Press), insieme al disegnatore Cully Hamner. Tra gli epigoni di Alan Moore e Frank Miller, Ellis è con Grant Morrison e Garth Ennis uno degli autori di fumetto più prolifici e interessanti degli ultimi vent'anni. La sceneggiatura di "Red" è incalzante e capace di inchiodare il lettore dalla prima all'ultima tavola, nonostante uno spunto molto scarno e forse non particolarmente originale.

La caratura di Ellis emerge però confrontando il fumetto e la sua versione cinematografica diretta da Robert Schwentke e approvata dagli stessi Ellis e Hamner. La trasposizione rivela una volta di più come non sempre ci sia un'aderenza sostanziale tra fumetto e pellicola . Anzi. Il film di "Red" porta in scena un cast di grande livello (Bruce Willis, John Malkovich, Morgan Freeman, Marie-Louise Parker ed Helen Mirren, tra le star principali) prendendo spunto dalla storia scritta da Ellis ma la sviluppa in modo molto differente e, soprattutto, dà un taglio mille volte più ironico all'opera di riferimento.

Non che l'umorismo non sia presente nel fumetto, ma quando fa capolino pende più verso il sarcasmo. La versione cartacea è totalmente disincantata, intrisa di sangue, e quegli elementi umoristici che Ellis semina qua e là per le tavole (gli occhialini correttivi per un ex cecchino infallibile sono un'idea su cui si potrebbe costruire un'altra storia a sé), nel film diventano fin troppo preponderanti e fanno del "Red" in pellicola una lettura quasi alternativa al fumetto. Godibilissima e divertente, ma senza la spietatezza del "Red" a fumetti, del quale al cinema non rimane nemmeno traccia del finale. Al lettore-spettatore la scelta di quale delle due versioni sia più interessante.

Nella "visione" originale di Ellis non c'è speranza: perfino Sally (personaggio cardine del film, fugace apparizione sul fumetto) rischia di essere uccisa dal Moses ritornato in versione "liquidatore". Alla fine un agente della CIA è paragonabile a un affiliato alla mafia. Una volta entrato nel giro, non ne può più uscire.

Conclude il volume «Solo per i tuoi occhi», sorta di prequel firmato da Hamner, che offre una chiave per capire che genere di delitti Moses era chiamato a commettere. Diverso il ritmo (meno incalzante rispetto alla scrittura di Ellis) ma identico finale disperato.

RED
di Warren Ellis e Cully Hamner
11 euro
120 pagine
Magic Press Edizioni
www.magicpressedizioni.it

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