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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2011 alle ore 13:43.

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L'occhio umano, di vecchio, sul cranio pensoso di Guido Ceronetti guarda un secolo di miserie e destini. E se ogni secolo di storia umana è sfinge, enigma periglioso, sfida alla ragione e al sentimento, il Ventesimo è sfinge delle sfingi, soprattutto per la presenza invadente del Male. «Ti saluto mio secolo crudele» è una raccolta ammonitrice di amare riflessioni, piccole rappresentazioni del suo "Teatro dei Sensibili", brandelli di saggezza scovati negli scritti di Heidegger, Colin Wilson, Albert Speer, Castoriadis, Jung, Guido Piovene, Marina Cvetaeva.

Dal gorgo di eventi significativi Ceronetti estrae la cessazione dei segnali in Morse avvenuta nel 1997, l'affondamento del Titanic nel 1912, quando «il trionfo della Tecnica più possente associata a un inaudito livello di lusso» subì una profonda, abissale umiliazione, rinnovata dalla catastrofe ferroviaria del 1998 ad Eschede. Fra le icone del secolo compare Marilyn, "povera piccola scema", "stufa di far da troia clandestina" e quindi uccisa dalla Ragione di Stato esercitata dai Kennedy. E ancora, nel bianco e nero delle fotografie scattate da Don McCullin, altra carne violata in Vietnam, Biafra, Libano, dove "l'uomo privo di ali" pare "senza soccorso divino". Come la piccola Kim Phuc in fuga dall'inferno calato nel suo villaggio con il napalm, immortalata nel tragico scatto di Nick Ut.

"Helter Skelter", il pezzo più duro, distorto, non innocente nel repertorio dei Beatles si svela come "Entità maligna vivente": ispirò a Charles Manson i massacri apocalittici della sua Family, "contrassegna il crimine gratuito" ed echeggia fino al "satanismo impersonale" del massacro di Novi Ligure e all'abbattimento delle Torri Gemelle che chiude il secolo.

Non si risparmia, l'autore, giudizi pesanti, spesso controcorrente: l'ergastolo imposto a Rudolf Hess fu "crimine politico", ingiusta è la condanna di Erich Priebke, "creato Mostro delle Ardeatine, vittima di una giustizia dell'odio". Il Mullah Omar e Osama Bin Laden sono invece "modi dell'antiumano" che non ispirano nessuna pietà. Dietro di loro, come dietro ad Hitler, si intravede l'ombra di Lenin, "Antiparacleto", "inviato della Tenebra, fondatore imitabile dell'universo concentrazionario", capostipite novecentesco di malvagie "entità che non finiscono di manifestarsi". Temibili roghi forse ancora ci attendono nel nuovo secolo, ma "non c'è Rogo senza Fenice!".

Guido Ceronetti, Ti saluto mio secolo crudele. Mistero e sopravvivenza del XX secolo, Einaudi, pag. 128, euro 17.50

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