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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2011 alle ore 17:54.

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Il ritratto di Alberto Burri davanti all'essicatoio di tabacco di Citta' di Castello, foto di Gabriele BasilicoIl ritratto di Alberto Burri davanti all'essicatoio di tabacco di Citta' di Castello, foto di Gabriele Basilico

Un ripasso di storia dell'arte italiana della seconda metá del Novecento attraverso i volti e le espressioni degli artisti e un viaggio dentro la fotografia italiana dello stesso periodo. Non solo: anche un'esplorazione del rapporto tra arte e fotografia e del legame di collaborazione e reciproca ispirazione tra artista e fotografo. Tutto questo è «United Artists of Italy», una mostra di straordinarie immagini di 22 celebri fotografi italiani che apre oggi alla Estorick Gallery di Londra, il tempio dell'arte italiana nella capitale britannica.

La mostra è nata da un'idea del gallerista bresciano Massimo Minini, punto di riferimento del panorama artistico italiano, che negli anni ha collezionato immagini di artisti e, cosí facendo, dice, «ho iniziato a guardare le foto con un occhio diverso». L'idea è diventata una missione, e Minini ha incontrato e conosciuto ogni fotografo ed esplorato sempre di piú il significato della loro opera. «Da un primo nucleo di poche foto la collezione è cresciuta e ha preso il sopravvento, - racconta Minini. - Ora sono oltre 500 foto, 250 delle quali sono incorniciate per la mostra itinerante e le altre nel mio archivio. Mi sento come un bambino con la raccolta di figurine dei calciatori, devo averne sempre di piú.»

Ogni fotografo ha una sua originalità e un suo tocco particolare, ogni artista ritratto rivela qualcosa di sé. A volte foto dello stesso artista fatti da diversi fotografi rivelano la diversità di approccio e di risultato: in un'immagine di Aurelio Amendola, Giorgio de Chirico ha un aspetto regale, in quella di Sandro Becchetti, invece, è passivo e spento. «A volte le foto sono opere d'arte, - spiega Minini. - A volte il fotografo diventa il braccio armato dell'artista e si vengono a creare complicità creative.»

Ci sono immagini studiate, come il maestoso ritratto di Marino Marini sulla spiaggia accanto a un cavallo e foto che colgono l'attimo, come la tenera immagine scattata da Gianni Berengo Gardin di Gió Ponti abbracciato dalla moglie. Ci sono foto di Giorgio Morandi a casa, di Federico Garolla, e foto senza di lui. Luigi Ghirri dopo la morte dell'artista ha fotografato angoli del suo studio, raccontando l'arte di Morandi attraverso i suoi oggetti, dai pennelli ai celebri vasi, creando immagini di grande bellezza che evocano lo spirito dell'artista piú della sua presenza fisica.

Gabriele Basilico, specializzato in foto di architettura, resta fedele alla sua missione fotografando un minuscolo Alberto Burri sulla porta di un monumentale edificio, un essiccatoio di tabacco, creando un'immagine che ha l'intensitá di un dipinto di Magritte. Altri fotografi puntano invece sui primi piani: come il ritratto di Jannis Kounellis con una candela in bocca, di Claudio Abate, o il tormentato volto di Pierpaolo Pasolini ritratto da Sandro Becchetti.

«La mia collezione puó essere vista come un gesto di altruismo ma anche di egoismo perché io mi attacco al carro dei grandi artisti, - dice Minini con la gentile ironia che lo contraddistingue. - L'importante è che tutto questo serva la causa per la quale mi sono battuto tutta la vita: quella dell'arte italiana. Questa mostra vuole essere una celebrazione della grande creatività italiana.»


United Artists of Italy: artisti italiani nell'obiettivo di grandi fotografi
Estorick Collection, Londra
22 giugno - 4 settembre 2011
www.estorickcollection.com

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