Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 09:03.

My24
Il progetto del museo di Libeskind BoeriIl progetto del museo di Libeskind Boeri

Due, tre settimane al massimo. È il tempo che Stefano Boeri si è dato per elaborare le linee strategiche per la cultura di Milano. Un compito all'insegna dell'austerity, per il neoassessore alla cultura con delega Expo, sul quale incombe il disavanzo di 186 milioni per la parte corrente che si registra nelle casse del Comune.

«In questi giorni sto ragionando, verificando, acquisendo informazioni per formulare il mio programma – spiega Boeri –, ma non potrò certo prescindere dalla situazione drammatica di bilancio. Il primo step sarà il censimento della realtà esistente. Milano ha già dei contenitori, vuoti o usati, che devono essere innanzitutto valorizzati. Si tratta, insomma, di partire da quello che già c'è e di censire le risorse spaziali potenziali», valutando insieme i costi delle riqualificazioni e il loro ritorno pubblico, puntando a una collaborazione sempre maggiore con i privati.

Sullo sfondo, intanto, c'è una metropoli in epocale trasformazione, catalizzata da Expo 2015, nella quale progetti importanti oggi restano al palo per la mancanza di fondi da Roma: luoghi simbolo della cultura come la Grande Brera, che prevede tra l'altro il trasferimento dell'Accademia di Belle Arti nell'ex caserma di via Mascheroni, e la mega biblioteca europea di Porta Vittoria che vede Palazzo Marino tra i soci promotori. Tutto bloccato perché di finanziamenti non c'è traccia.

«Sul progetto Brera il Comune può giocare il ruolo di "facilitatore" – dice il neoassessore –, ci sto riflettendo, ma certo bisogna anche interrogarsi su cosa abbiano fatto fino a oggi alcuni vertici del progetto che oggi lamentano il vuoto di risorse». Quanto alla Beic, «si tratta di un investimento cospicuo e direi impossibile per l'attuale situazione di bilancio». «Però non dimentichiamo – aggiunge – che Milano conta 24 biblioteche, dalla grande Sormani alle biblioteche più piccole nei quartieri: si tratta di salvaguardare e potenziare questo patrimonio. Anche il sistema dei teatri dev'essere potenziato, pensando alle realtà periferiche, perché i teatri sono luoghi importanti di aggregazione per i giovani». Biblioteche e teatri, ma anche rilancio in generale della cultura nei luoghi pubblici. «Le scuole hanno un ruolo fondamentale, bisogna aprirle agli eventi culturali e creare un sistema diffuso che colleghi il centro alle periferie. Penso pure al recupero delle 59 cascine comunali». «Vorrei, insomma, che la cultura non fosse più un insieme di individualità – sottolinea Boeri –: ora si tratta di creare una regìa attenta e condivisa di questo mosaico di potenzialità».

E il nuovo museo d'arte contemporanea (Mac) disegnato da Libeskind? Tra l'altro, gli oneri di urbanizzazione di Citylife – circa 45,3 milioni di euro – dovrebbero coprire complessivamente la costruzione del museo. «Non si tratta solo di finanziare l'edificio – mette le mani avanti Boeri – ma bisogna pensare a quanto costerà farlo vivere: allestimento, manutenzione, gestione ordinaria insomma. E tutti questi aspetti dovranno essere valutati con la più ampia partecipazione della città». Ma Boeri dovrà anche sottoporre alla valutazione della giunta comunale la progettazione definitiva del Mac, che lo Studio Libeskind ha concluso nei mesi scorsi.

In attesa del varo della giunta, dunque, tutto resta in stand-by. Come il progetto caro a Boeri, della riqualificazione del capannone 3 di Citylife, dove la Scala nel primissimo dopoguerra tenne il primo concerto. Uno spazio suggestivo, il cui recupero, come quello del Vigorelli, è finanziato dagli oneri di urbanizzazione di Citylife.
Intanto, una cosa è certa: per l'assessore alla cultura sarà fondamentale la condivisione delle scelte. Nessun nuovo grattacielo sorgerà a Milano, senza l'assenso dei milanesi. «Un grattacielo – spiega l'architetto urbanista – per sua natura, è un edificio pubblico, ha grande visibilità e impatto sulla vita della gente. Perciò, la decisione di costruirne uno non può prescindere dal parere degli abitanti di Milano».

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi