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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2011 alle ore 08:17.
Chi ha intrapreso in gioventù gli studi pianistici arrivando a sostenere il "quinto anno", definito burocraticamente «compimento inferiore», non avrà dimenticato le ore passate a studiare una serie di "studi", destinati ad affinare le doti tecniche affrontando varie difficoltà esecutive. I programmi ministeriali suggerivano un elenco di autori, generalmente dell'Ottocento, periodo nel quale si esplorarono e svilupparono le caratteristiche della moderna tecnica pianistica. Superato l'esame, sia proseguendo gli studi sia interrompendoli, difficilmente gli studenti serbano ricordi positivi o nostalgici, associandoli a ore rubate a composizioni molto più gratificanti e pianisticamente più "vere".
Lo scopo di questa nuova rubrica è continuare su carta, magari in maniera meno noiosa, quegli studi. Partiamo da Karl Czerny, grande pianista, allievo di Beethoven e insegnante di Liszt, che compare tra gli autori amati/odiati inclusi nei programmi ministeriali. Appassionato didatta, ha lasciato una serie sterminata di studi. Chissà quanti studenti si sono domandati perché un musicista così dotato non abbia fornito ai posteri un adeguato catalogo con sonate e concerti. Il suo nome si associa a pomeriggi estivi assolati passati a studiare chiusi in casa i suoi studi per «l'esame»... Con questa premessa apparirà chiaro che trovare su uno scaffale di un negozio un doppio cd con l'integrale degli studi op 740 (proprio quelli del quinto anno...) accoppiati con gli Studi Trascendentali di Liszt, solo perché si tratta di insegnante/allievo appare per lo meno curiosa. Non se ne sentiva proprio la mancanza. Il confronto con Liszt è perdente in partenza sotto tutti i punti di vista e poi nessun allievo potrebbe aspirare di arrivare a un livello esecutivo simile (per gli studi di Czerny). Come dare un'automobile a pedali a un pilota di formula uno.
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Carl Czerny/Franz Liszt
Master & Pupil - Etudes
Brilliant Classic 92457
Fred Oldemburg, pianoforte