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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2011 alle ore 08:16.

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«Su per detto fiume si trova chadute di acqua di 400 braccia le quali fanno belvedere»: sono le cascate dell'Acquafraggia descritte da Leonardo da Vinci in un appunto raccolto nel Codice Atlantico. Scorrono a Piuto, in provincia di Sondrio, ed entusiasmarono anche i viaggiatori del Settecento e dell'Ottocento. Queste belle cascate "fracte", spezzate da salti d'acqua, sono uno dei luoghi da riscoprire suggeriti dal giornalista Gianni Farneti nella sua nuova guida a oasi e parchi naturali italiani.
È riuscito a individuarne mille, incrociando gli 871 elencati dal ministero dell'Ambiente con quelli recensiti dalla Federazione dei parchi e delle riserve naturali (www.parks.it), dal sito www.agraria.org, e da organizzazioni protezionistiche come Wwf, Fai, Lipu, Legambiente, Pronatura. Cosicché è molto facile che, persino nella vostra regione, riusciate a trovare luoghi di cui non avete mai sentito parlare e che però custodiscono un piccolo tesoro naturale, magari un raro, minuscolo biotopo scampato al "progresso". Filo conduttore del libro, un entusiasmo per la scoperta che porta alla ribalta tratti di costa e di mare sfuggiti alla speculazione edilizia e alla pesca industriale, valli, montagne, canyon, forre e caverne risparmiate (per ora) dal turismo di massa, o parchi nazionali inspiegabilmente trascurati, come quello della Val Grande, con i suoi panorami magnifici, i tulipani alpini, i tanti camosci e l'aquila reale.
Mille spunti per passare un giorno, un fine settimana o più tempo immersi nella spesso sottovalutata biodiversità del nostro paese. L'Italia, infatti, si estende dal polo ai tropici. O meglio, gli animali e le piante che la abitano. Specie tipiche della tundra artica come la pernice bianca e il ranuncolo glaciale crescono sulle Alpi, mentre il papiro, la caralluma di Lampedusa (l'unico cactus europeo) e uccelli tropicali come il pollo sultano sono il piede Africano della tortuosa penisola, sottolinea Fulco Pratesi nella prefazione.
Nel capitolo «Gli imperdibili» Farneti ha stilato una classifica di 99 luoghi meravigliosi che pochi conoscono. Vulcani, per esempio, come il Cratere degli Astroni, sul Monte di Procida, o Roccamorfina, in Campania; saline, come quelle di Margherita di Savoia, in Puglia, o lungo il litorale tarantino (Manduria), o ancora le Isole dello Stagnone, a Marsala. E poi le più belle paludi, torbiere, garzaie (l'ex risaia di Bentivoglio, la valle Cavannata a Grado, la Masseria combattenti in Puglia), vette (i monti campani Eremita e Marzano, l'emiliano Corno alle Scale, i monti Lucretili e Aurunci del Lazio). E una selezione di fiumi, grotte, laghi, foreste, alberi monumentali, posti dove osservare da vicino gli animali.
Non è la classica guida naturalistica, il volume contiene oltre a belle descrizioni di flora, fauna e paesaggio, anche indicazioni pratiche su come arrivare e dove alloggiare e brevi note su feste e tradizioni popolari, su oggetti e cibi tipici. E soprattutto è ricca di appassionanti osservazioni di tipo storico, architettonico, artistico e letterario (peccato solo non sia aggiornato il luogo di nascita di Michelangelo Merisi: da poco si è scoperto essere Milano, non Caravaggio). Leonardo, per esempio, lo ritroviamo intento a studiare le grotte della Grigna che conservano ghiacci perenni: voleva ricreare in pianura un antenato del frigorifero. E George G. Byron è in Umbria, davanti al «rimbombo di acque», al «baratro consunto dai flutti» della cascata delle Marmore (oggi a flusso controllato, meglio informarsi sugli orari). Sul medesimo salto del fiume Nera ci interroga Goethe: «Conosci il monte e il sentiero che tra le nubi si perde?/ Il mulo cerca il suo cammino tra le nebbie/ l'antica stirpe dei draghi abita in spelonche,/ precipita la rupe e, sopra, la massa di onde, /lo conosci tu forse?»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gianni Farneti
1000 oasi e parchi naturali da vedere in Italia Rizzoli, Milano
pagg. 896, €24,50
imperdibili
Alberi monumentali
Pini loricati del Monte Croccia
(Lauria, Pz, Basilicata)
I giganti di Fallistro
(Spezzano della Sila,
Cs, Calabria)
I pini larici di Gallopane
(Longobucco, Cs, Calabria)
Faggio di Aveto (Borzonasca, Ge, Liguria)
I faggi del Bosco del Vaj (Castagneto Po,
To, Piemonte)
I faggi di Ischitella e Carpino
(Ischitella, Fg, Puglia)
Animali visti da vicino
I caprioli delle montagne della Duchessa
(Borgorose, Ri, Lazio)
I cervi di Acquerino (Sambuca, Pt, Toscana)
Gli stambecchi del parco del gran Paradiso (Piemonte, Valle d'Aosta)
Baie e coste
Baia di Ieranto e punta Campanella
(Massa Lubrense,
Sa, Campania)
Torre di mare
(Capaccio, Sa, Campania)
Litorale di Ugento
(Ugento, Le, Puglia)
Monte cofano
(Custonaci, Tp, Sicilia)
Riserva dello Zingaro
(San Vito Lo Capo,
Tp, Sicilia)
Vendicari (Noto, Sr, Sicilia)

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