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Questo articolo è stato pubblicato il 02 settembre 2011 alle ore 15:03.

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Scena del film "I segreti della mente"Scena del film "I segreti della mente"

Al cinema è sempre tempo di supereroi. Dopo i grandi successi ottenuti negli scorsi mesi da «Thor» e «Capitan America», è arrivato il turno di «Lanterna Verde», personaggio tratto da diverse serie a fumetti della DC Comics.

Diretto da Martin Campbell, «Lanterna Verde» esce nelle sale italiane con la speranza di risalire la china dopo il vero e proprio flop conseguito in patria, dove ha registrato un guadagno poco più alto della metà dei 200 milioni di dollari di budget.

Al centro della storia c'è Hal Jordan, abile pilota d'aerei, selezionato per entrare a far parte del Corpo delle Lanterne Verdi, un esercito intergalattico di guerrieri che hanno il compito di preservare la pace nell'Universo. Nonostante sia appena stato arruolato, Hal dovrà fronteggiare da solo il temibile Parallax, creatura mostruosa che si nutre della paura provata dalle sue vittime.

Se il personaggio di Lanterna Verde non è molto popolare tra chi non è avvezzo all'universo dei fumetti, difficilmente questo film riuscirà a regalargli un maggiore appeal: una narrazione povera e a tratti confusionaria, unita ad effetti speciali privi di fascino, lo fanno sembrare una pellicola retrodatata in netta involuzione rispetto ai più recenti titoli del genere. Martin Campbell dirige senza mordente, mentre l'attore protagonista Ryan Reynolds sembrava più a suo agio nella stretta bara di «Buried» piuttosto che nei panni di un supereroe.

Bad Teacher
Esiti altrettanto insoddisfacenti si riscontrano in «Bad Teacher», commedia diretta da Jake Kasdan con protagonista Cameron Diaz. L'attrice interpreta Elizabeth, insegnante di letteratura disposta a tutto pur di guadagnare i soldi necessari a rifarsi il seno per conquistare un giovane supplente.Sboccato fin dal soggetto, nel vano tentativo di scandalizzare e far parlare di sé, «Bad Teacher» è una black comedy di cattivo gusto con poche trovate degne di tale nome. La sequenza migliore sono i titoli di testa dove viene mostrato un montaggio di diversi storici spezzoni che hanno per protagonista la figura del buon maestro di una volta.

Il thriller psicologico
Genere molto diverso è quello a cui appartiene «I segreti della mente», thriller psicologico del giapponese Hideo Nakata. Protagonisti sono cinque ragazzi che, per sfuggire ai problemi che li affliggono, si rifugiano nell'universo delle chat online: l'unico spazio dove riescono a trovare persone in grado di capirli.

Affascinante e inquietante ritratto della generazione telematica, «I segreti della mente» mette in scena un'interessante riflessione sui risvolti che può provocare la solitudine negli adolescenti contemporanei. Peccato soltanto per un brusco calo verso la conclusione, dovuto alla scarsa credibilità di alcune svolte narrative. La regia di Nakata, autore di «The Ring» e «Dark Water», si mantiene però fluida ed efficace, aiutata da brillanti idee scenografiche e da un buon cast, in cui svetta la giovane promessa del cinema britannico Aaron Johnson.

Da segnalare, in conclusione, anche l'uscita del drammatico «Ruggine» di Daniele Gaglianone, fresco di presentazione alla Mostra di Venezia.

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