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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2011 alle ore 19:19.

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Francesco Bruni (Ansa)Francesco Bruni (Ansa)

VENEZIA - Il ciabattare stanco di Bruno, professore svogliato di Scialla!, nei cui panni si è calato Fabrizio Bentivoglio, ha conquistato Controcampo, la sezione dedicata completamente al cinema italiano della Mostra del cinema di Venezia. Scialla! di Francesco Bruni, proiettato il primo giorno del festival, sin dall'inizio si era attirato il favore del pubblico che aveva risposto con sonore risate alle gag messe in piedi dal regista, da sempre sceneggiatore di Paolo Virzì (da Ovo sodo a La prima cosa bella).

Scialla!, che in gergo giovanile significa "Stai tranquillo", racconta la storia di un quindicenne senza padre, Luca (il bravissimo Filippo Schicchitano), che passa la maggior parte del tempo in bravate con due amici, surfando tra lezioni e sonore insufficienze. Luca va a lezione privatamente da Bruno, ma, come con tutti i suoi studenti, il professore intasca i soldi senza che i ragazzi aprano libro. La testa di Bruno è impegnata da anni in un romanzo di cui non ha ancora scritto una parola, mentre passa il resto del tempo nella ricca casa di una ex pornostar, Tina (Barbara Bobulova) di cui raccoglie le memorie.

Ma le sorti del professore-scrittore cambiano quando la mamma di Luca decide di partire per un lungo viaggio di lavoro e di lasciare in accudimento Luca proprio al professore indolente, rivelandogli la sua paternità fino allora nascosta. La convivenza tra Bruno e Luca inizialmente non modifica i loro tenori di vita. Bruno porta avanti la sua esistenza di parassitaggio, sempre in bolletta; Luca quella del bulletto che vanta un'esperienza da delinquente, nascondendo un temperamento pulito e tenerissimo.

Le negligenze del "neofiglio" a scuola e un pasticciaccio in cui Luca si ficca con una banda di spacciatori, fanno finalmente risvegliare la coscienza dormiente del professore, che recupera il suo ruolo paterno, la sua dignità di uomo e la creatività di scrittore. Il tutto in un girandolare di gag, che sembra abbiano fatto ridere sonoramente anche Nanni Moretti, presente alla prima proiezione.

Il Premio Controcampo per i cortometraggi è andato invece al film A Chjànà di Jonas Carpignano, interpretato da Koudous Seihun e Cheik Baily Kane. Pugni Chiusi, il documentario di Fiorella Infascelli, sugli operai cassaintegrati della Vinyls di Porto Torres, autoesiliatisi per settimane all'Asinara, ha conquistato il primo premio per i documentari. Una Menzione Special poi se l'è meritata il documentario Black Block di Carlo Augusto Bachschmidt e a Francesco Di Giacomo che hanno raccontato i giorni del G8 di Genova con gli occhi degli stranieri.

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