Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2011 alle ore 16:09.

My24
Liam e NoelLiam e Noel

È una storia vecchia quanto il mondo: due fratelli che crescono fianco a fianco, si conoscono, si apprezzano, si invidiano e si odiano fino a suonarsele di santa ragione per stabilire chi dei due rappresenta il centro del loro particolarissimo universo. È un po' del mito di Caino e Abele o - se preferite - il duello primordiale di Romolo e Remo.

Un mito di fondazione, solo che in questo caso il centro della scena è la tutt'altro che epica Manchester, grigia capitale industriale del Regno Unito: da un lato Noel Gallagher, chitarrista e compositore di anni 44, dall'altro il fratello trentanovenne Liam, soprattutto cantante.

Insieme sono stati la mente e il braccio degli Oasis, band di punta del fenomeno brit-pop per diciotto anni sulla cresta dell'onda, roba da 70 milioni di dischi veduti in tutto il mondo. Ma chissà quante copie avranno fatto (e continuano a far) vendere ai tabloid britannici, perché se le suonano sin da quando erano ragazzini e ogni occasione sembra all'uno buona per ribadire: «Sono io il più bravo dei due».

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Lo scioglimento della band, risalente ormai a due anni fa, non ha placato gli animi. Anzi: sembra quasi che i due fratellini meno si frequentino, peggio si stimino. Adesso ciascuno ha la sua band: Liam, insieme con gli altri tre reduci dell'avventura Oasis rimastigli fedeli, i Beady Eye; Noel gli High Flying Birds. I primi a febbraio hanno sfornato l'album «Different gear, still speeding» e a quanto pare lavorano a un seguito. I secondi a ottobre esordiranno il 17 ottobre con il disco omonimo. Come dire: dovrebbero avere altro a cui pensare. Eppure continuano a beccarsi.

Guerra di dichiarazioni
Ultimo in ordine di tempo Noel, che in questi giorni ha dichiarato che «gli Oasis non avrebbero mai dovuto incidere «Standing on the shoulders of giants», disco di cui oggi non va assolutamente fiero: «Non avevo ispirazione e non riuscivo a trovarne da nessuna parte». E poi, a proposito della fine degli Oasis: «Liam non si prendeva la responsabilità di quello che dichiarava. All'inizio lo ignoravo, pensavo che la band fosse più importante ma a un certo punto ho deciso che ne avevo abbastanza. E quando le cose sono diventate violente, ho mollato». Liam neanche si fa pregare. A giugno scorso il fratello si è sposato? «Non mi ha invitato», ha sbottato pubblicamente come se la cosa facesse notizia. Poi qualche mese più tardi l'annuncio: «Lo porto in tribunale». Questo perché Noel rivelò che l'esibizione degli Oasis al «Vergin Festival» del 2009 sarebbe saltata a causa dello stato ebbrezza di Liam. E in più «Noel - ha detto Liam - ha anche affermato che lo scioglimento degli Oasis avrebbe a che fare con la mia linea di abbigliamento Pretty Green che avrei chiesto di pubblicizzare durante il tour della band». Tutto falso, a suo avviso. Nel '94, all'apice della fama della band, non andava meglio: i due tra palco e retropalco si tiravano contro dalle percussioni alle sedie.

L'arte della similitudine
Meglio parlare di musica. Di «The Roller», primo singolo dei Beady Eyes che secondo qualcuno somiglia parecchio alla leggendaria «Istant Karma!» del loro punto di riferimento musicale John Lennon. O di «The Death of you and me», anteprima dall'album degli High Flying Birds che secondo qualche altro fa molto… «Je so' pazzo» di Pino Daniele. Perché i fratelli Gallagher staranno pure sempre a litigare, ma sono più simili di quanto siano disposti ad ammettere

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi