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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2011 alle ore 08:55.
L'ultima modifica è del 05 dicembre 2011 alle ore 08:55.

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Vladimir V. Majakovskij, Ordine n°2 all'armata delle arti
A voi,
baritoni ben nutriti,
che dai tempi di Adamo
ai giorni nostri
squassate gli stambugi chiamati teatri
con le arie dei Romei e delle Giuliette.

A voi,
pittori,
ingrassati come cavalli,
divorante e annitrente decoro di Russia,
che, intanati nel fondo degli studi,
tinteggiate all'antica con sangue di drago
fiorellini e corpi.

A voi,
che, nascosti da foglie di mistica,
solcate di rughe le vostre fronti,
piccoli futuristi,
piccoli immaginisti,
piccoli acmeisti,
impigliati in un ragnatelo di rime.

A voi,
che avete trasformato in chiome incolte
le lisce pettinature,
in cioce le scarpine verniciate,
proletcultisti,
che rattoppate
la scolorita marsina di Puskin.

A voi,
danzatori, sonatori di piffero,
che vi date apertamente
o peccate di soppiatto,
immaginando l'avvenire
come un enorme razione accademica.

A voi dico
io,
geniale o non geniale,
che ho tralasciate le bagattelle
e lavoro alla Rosta,
a voi dico,
prima che vi scaccino con il calcio dei fucili:
smettetela!

Smettetela!
Dimenticate,
sputate
sulle rime
e sulle arie
e sul cespuglio di rose
e sulle altre malinconiucce
degli arsenali delle arti.
Chi può interessare
che: "Ah, il poveretto!
come amava e come fu infelice…"?
Maestri,
e non predicatori zazzeruti
oggi ci sono necessari!

Ascoltate!
Le locomotive gemono,
un soffio spira dalle fessure del pavimento:
"Date carbone del Don!
Magnani,
meccanici del deposito!"
Alla sorgente di ogni fiume, giacendo con una falla nel fianco,
i piroscafi urlano fra i docks:
"Date nafta di Bakù!"

Mentre ci perdiamo in dispute,
cercando il senso recondito,
"Dateci nuove forme!"
è il lamento che passa per le cose.

Non vi sono più sciocchi ad attendere
come una folla di ciondoloni
che esca una parola dalle labbra di un "maestro".
Compagni,
date un'arte nuova,
tale
che tragga la repubblica dal fango.

Renato Palazzi è nato a Milano nel 1947. Dal 1968 al 1972 ha lavorato al Piccolo Teatro di Paolo Grassi occupandosi soprattutto di spettacoli nelle scuole. Nel ‘73 è stato tra i fondatori del Salone Pier Lombardo, poi diventato Teatro Franco Parenti. Negli stessi anni ha iniziato l'attività di critico teatrale collaborando fra l'altro con "L'Avanti!", col "Corriere della Sera" e, dall'88, col supplemento culturale domenicale del "Sole 24 ore". Dall'86 al '95 è stato direttore della Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano. Dal settembre 2000 è stato tra i creatori e collaboratori del sito internet "delteatro.it" - confluito ora nel portale "myword.it" - della casa editrice Baldini Castoldi Dalai, per la quale tiene anche una rubrica di riflessione e critica teatrale su "Linus". Dal 2001 al 2010 ha insegnato al CLEACC, il corso di laurea in economia dell'arte, della cultura e della comunicazione dell'Università Bocconi di Milano. Dal 2008 fa parte del Comitato Scientifico del Progetto Être, una iniziativa della Fondazione Cariplo a sostegno di una serie di "residenze" teatrali in Lombardia. Dal luglio 2010 al settembre 2011 ha esordito come attore, recitando in appartamenti privati e in alcuni festival lo spettacolo Goethe schiatta, da un racconto di Thomas Bernhard.

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