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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2011 alle ore 11:02.

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Dante – Divina Commedia – Due brani del canto XXXIII del Paradiso

E' mi ricorda ch'io fui più ardito
per questo a sostener, tanto ch'i' giunsi
l'aspetto mio col valore infinito.

Oh abbondante grazia ond' io presunsi
ficcar lo viso per la luce etterna,
tanto che la veduta vi consunsi!

Nel suo profondo vidi che s'interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l'universo si squaderna:

sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch'i' dico è un semplice lume.
La forma universal di questo nodo

credo ch'i' vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch'i' godo.
Un punto solo m'è maggior letargo

che venticinque secoli a la 'mpresa
che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.
Così la mente mia, tutta sospesa,

mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa.
A quella luce cotal si diventa,

che volgersi da lei per altro aspetto
è impossibil che mai si consenta;
però che 'l ben, ch'è del volere obietto,

tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella
è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
(…)

O luce etterna che sola in te sidi,
sola t'intendi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi!

Quella circulazion che sì concetta
pareva in te come lume reflesso,
da li occhi miei alquanto circunspetta,

dentro da sé, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per che 'l mio viso in lei tutto era messo.

Franco Loi è uno dei più grandi poeti italiani viventi. Nato a Genova il 21 gennaio 1930, vive a Milano da quando aveva sette anni, ed è proprio in dialetto milanese che scrive le sue poesie. Storico collaboratore della "Domenica" del Sole 24 Ore, è anche autore di romanzi, racconti e di saggi di critica letteraria. Dopo aver lavorato come ceramista, operaio e per diversi anni nell'ufficio stampa della Mondadori, dagli anni 80 si è dedicato completamente alla scrittura. I suoi testi attraversano la storia italiana degli ultimi settant'anni di cui è stato testimone diretto: la guerra, le retate, le fucilazioni dei partigiani, il dopoguerra, il boom economico, il sessantotto, le brigate rosse, gli anni ottanta, novanta fino ad arrivare ai giorni nostri, di cui è ancora attento osservatore e interprete. Franco Loi ha appena pubblicato la raccolta di poesie "Angel de Aria" (Aragno, pagg. 90, € 10.00). Fra i suoi lavori più recenti anche l'autobiografia "Da bambino il cielo", a cura di M. Raimondi, (2010), " L'aria del tempo" (2008), Voci d'osteria (2007) e l'antologia delle poesie scritte tra il 1973 e il 2002: "Aria de la memoria" (2005).

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